In attesa dell'esordio in campionato, l'esterno brasiliano si presenta ai tifosi nerazzurri, ansiosi di vedere crescere la squadra anche sulle fasce: "Spero di eguagliare Maxwell e Maicon", dice evocando il nome di due terzini brasiliani che l'hanno preceduto all'Inter
L'Inter punta su di lui per rinforzare le fasce, punto chiave del gioco di Spalletti. In attesa di vederlo esordire in campionato, Henrique Dalbert si presenta ai tifosi nerazzurri. Ecco le sue prime parole: "Mi sento bene, mi sto adattando poco a poco con l’aiuto dei miei compagni brasiliano come Miranda, Barbosa, ma anche Joao Mario ed Eder. Piano piano mi adatto sempre di più".
Roberto Carlos e Maicon, quelle eredità pesanti
C’era Roberto Carlos sulla tua fascia, è una pressione? "È una responsabilità molto grande, Roberto Carlos è un nome importante, è un mio idolo, in passato ho visto molte partite dell’Inter. Roberto Carlos è rimasto nella storia, tutti qui se lo ricordano, ma per me se posso fare del mio meglio e cercare di emularlo sarebbe una grande soddisfazione". E per quanto riguarda uno degli eroi del Triplete: "Maicon ha scritto una pagina di storia non solo qui, ma anche in Brasile. Lui e Maxwell hanno fatto la storia qui e io spero di eguagliarli, fare del mio meglio e rimanere nel cuore dei tifosi.
Caratteristiche e fase difensiva
"Sono migliorato molto in fase difensiva, ma a livello offensivo sono stato un’arma importante per le squadre in cui ho giocato. Ho scelto l’Inter per migliorare proprio in fase difensiva. Sono convinto di poter migliorare ancora."
La pressione di vestire il nerazzurro
"Ho sentito molto la pressione, molti tifosi mi hanno scritto sui social e ho sentito questa pressione, capendo cos’è l’Inter. Dalla prima partita ho sentito una forza incredibile, molto diversa e sono rimasto molto sorpreso dalla squadra, dal modo di lavorare, dall’intensità, dall’accoglienza. Sono contento per come si lavora, come si vive quotidianamente il calcio e questa è una cosa importante".
Il derby
"Il derby è un classico. Sicuramente il più importante, è molto difficile. È un calcio molto bene giocato in cui una partita si risolve con i dettagli. In Brasile si dice che i derby non sono da giocare ma da vincere. Questo vale per tutte le partite, non solo per il derby. Bisogna giocare per vincere".