Hellas, il ds Fusco: "Mercato coerente. Su Cassano e Pazzini..."

Calciomercato
Filippo Fusco, ds dell'Hellas Verona

Il direttore sportivo gialloblu ha fatto il punto sul mercato appena terminato: "Avevamo degli obiettivi e abbiamo cercato di raggiungerli. Avevamo Cutrone in pugno, poi l'affare non è andato in porto. Cassano? Faccio un mea culpa, ci avevo creduto". Su Pazzini: "Ha deciso di restare, ma non tutto gira intorno a lui"

Mercato da Serie A, a un anno dall’ultima volta. L’Hellas Verona è tornato per restare e la dirigenza ha speso molte energie per consegnare nelle mani di Fabio Pecchia una rosa competitiva. A parlare della sessione di mercato appena terminata è stato il direttore sportivo del club, Filippo Fusco: “Il mercato non è mai come si immagina possa essere - ha detto in conferenza stampa - L’acquisto di Cassano pensavamo potesse essere un valore aggiunto nella rosa, Cutrone era un obiettivo già da Giugno ma purtroppo non è andato in porto. Mi dispiace per Boyè ma, per varie situazioni che non si sono sbloccate, non siamo riusciti a portarlo in gialloblù”. E ancora: “Abbiamo cercato di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo imposti, per alcuni ci siamo riusciti mentre per altri no, ma siamo soddisfatti. Indubbiamente se Pazzini avesse deciso di andare via sarebbe stato un mercato diverso, ma lui ha deciso di restare e ne siamo felici. Bony sarebbe venuto nel caso Pazzini avesse deciso di andare via, purtroppo tutti aspettano degli intrecci di mercato durante l’ultimo giorno, ma in una eventuale uscita di Pazzini andava fatto almeno un tentativo per portare in rosa un giocatore così importante. È normale che Pazzini riceva così canta attenzione, le altre squadre quando vedono un giocatore di questa caratura cercano di prenderlo nella loro rosa. Pazzo è rimasto con l’allenatore che ha sfruttato al meglio il suo potenziale e ne siamo felici”.

"Presi giocatori motivati al 100%"

Due nuovi giovanissimi in rosa, Lee e Kean: “Sono giocatori giovani e sono sempre un valore aggiunto per la società”, ha continuato Fusco. “Hanno scelto di venire al Verona, di affrontare un campionato di Serie A e siamo sicuri che entrambi potranno darci una mano. Giuste o sbagliate, sono state scelte coerenti con quanto avevamo stabilito all’inizio. Questa squadra ha le caratteristiche morali per fare bene durante questa stagione e in linea di massima considero la rosa abbastanza equilibrata”. Sul budget: “Abbiamo scelto di investire delle risorse all’Antistadio, perchè è un progetto importante soprattutto per la crescita del vivaio giovanile. Le squadre non si fanno con i nomi o con i soldi che spendi, ma ci vuole qualità e omogeneità. Dalla mia parte sono soddisfatto e la rosa ha il mio supporto. Non parlo di budget ma di coerenza, Setti ha sempre detto che una società va gestita in maniera equilibrata. Abbiamo deciso di prendere giocatori in prestito per farli giocare, valutarli e poi decidere cosa farne. La scelta è caduta principalmente su giocatori motivati al 100% di venire al Verona, il nostro club deve essere una prima scelta”.

"Fiducia in Pecchia. Pazzini? Non gira tutto intorno a lui"

Un commento, poi, su Fabio Pecchia: “Abbiamo fiducia assoluta nel nostro allenatore, non ha fatto richieste particolari ma ha dimostrato rispetto per la società. Ha accettato fin dall’inizio quello che io e il presidente abbiamo stabilito. Fare gli acquisti l’ultimo giorno per fare numero, non è assolutamente nelle nostre idee. Il rapporto con Pazzini? L’allenatore fa delle scelte e ha delle responsabilità. Pazzini lo scorso anno era al centro assoluto del Verona, in serie A ovviamente le cose cambiano. Sono grato e siamo grati del supporto che Pazzini ha dato e continua a dare alla società. Ma è indubbio che nell’ultimo campionato di Serie A Pazzini ha avuto fatica a gestire la sua condizione, quindi stiamo cercando di capire come migliorarla. Continua ad essere un giocatore importante, ma tutta la società non gira intorno a lui, ci sono anche altri giocatori come Cerci, Caceres e Romulo. In una squadra come il Verona è importante il “noi”, tutti dobbiamo fare il nostro e dobbiamo essere uniti per un unico obiettivo. La società deve fare la sua parte, i giocatori devono metterci le loro abilità e l’allenatore deve trovare il gioco migliore. Tutti insieme lavoriamo per ottenere il meglio e far divertire i tifosi”. Chiusura sulla vicenda Cassano: “A Luglio è stata una scelta ragionata, con noi si è comportato in maniera eccezionale ma dopo un anno e mezzo fuori dal calcio non è riusciva a sacrificarsi per quello che gli chiedevamo. Ovviamente faccio un mea culpa perché ci ho creduto, ma abbiamo sbagliato e nonostante tutto non me ne pento perché un tentativo andava fatto”.