I tre giocatori rappresentano le alternative a Verdi che ha rifiutato la società azzurra. Lo spagnolo non convince per caratteristiche, il Sassuolo non vuole cedere, mentre il brasiliano potrebbe riscattarsi in Serie A
Il ‘no’ ricevuto da Simone Verdi lascia un po’ spiazzato il Napoli. Gli azzurri credevano infatti di avere ormai in pugno il giocatore del Bologna prima che l’esterno, dopo vari tentennamenti, ritornasse sui suoi passi e decidesse di restare in Emilia. Giuntoli si vede quindi ora costretto a virare su delle alternative che finora non avevano convinto del tutto Maurizio Sarri, o almeno non quanto Verdi. Il nome più fattibile sulla lista del direttore sportivo è quello di Gerard Deulofeu. L’ex Milan non ha trovato lo spazio che desiderava nella squadra del suo cuore, il Barcellona, e ha chiesto alla dirigenza catalana di essere ceduto. Negli scorsi giorni c’è stato già un incontro con il suo agente, Gines Carvajal, con cui si sono poste le basi per un accordo. Pochi ostacoli anche nella trattativa con il Barça che chiede 15-20 milioni per il suo esterno, praticamente la stessa cifra che il Napoli avrebbe dovuto sborsare al Bologna per Verdi. I dubbi riguardano invece la natura tattica del giocatore. Deulofeu, pur avendo notevoli qualità tecniche, è un contropiedista e non riesce ad avere la stessa efficacia quando è parte integrante di una formazione che fa la partita e si trova di fronte una difesa schierata. Da qui sono nate le sue difficoltà al Barcellona e da qui nascono anche i dubbi di Maurizio Sarri che vorrebbe un calciatore più adatto a puntare l’uomo nell’uno contro uno e creare superiorità numerica. Al contrario la sua abilità in ripartenza, dovuta a una velocità fuori dal comune, aveva fatto le sue fortune al Milan dopo anni di alti e bassi tra Siviglia ed Everton. Va poi considerato, fatto non trascurabile, che la ragione che ha spinto Deulofeu a chiedere la cessione è il poco minutaggio riservatogli al Camp Nou. Un problema che rischierebbe di coinvolgerlo anche in casa azzurra.
La pista italiana: Politano
La seconda ipotesi è quella di Matteo Politano. Il calciatore corrisponde più alle caratteristiche richieste da Sarri, ma a fare muro in questo caso è il Sassuolo che non vorrebbe effettuare cessioni a gennaio, in particolare dopo aver perso già un punto di riferimento come Paolo Cannavaro, volato in Cina dal fratello Fabio. Il calciatore inoltre non ha mai spinto la dirigenza a lasciarlo partire, quindi senza pressioni da parte sua sarà ancora più complicato ammorbidire la posizione della dirigenza neroverde. Quest’ultima sarebbe disposta a un’apertura solo in caso di offerta irrinunciabile, ma al momento è difficile ipotizzare una proposta del Napoli di circa 25 milioni per un giocatore non considerato una prima scelta. L’esterno classe ’93, quest’anno autore di tre gol e tre assist, è alla terza stagione al Sassuolo dopo che gli emiliani lo acquistarono dalla Roma per 3.5 milioni. Politano accetterebbe di buon grado la panchina a Napoli e viene particolarmente apprezzato per il suo spirito di sacrificio, oltre che per la duttilità tattica che gli consente di giocare su entrambe le fasce allo stesso modo, caratteristica che lo rende simile a Verdi. Una chiave di volta per abbassare le pretese dei neroverdi potrebbe essere inserire delle contropartite tecniche nell’affare, come Maksimovic, che al Napoli non riesce a ritagliarsi il suo spazio.
La pista sudamericana: Lucas Moura
La troppa panchina è un problema che riguarda anche Lucas Moura, terza alternativa in attacco del Napoli. Esterno brasiliano di 25 anni, approdò al Psg nel gennaio del 2013 per 40 milioni di euro. All’epoca fu considerato un grande affare perché Lucas era considerato un potenziale crack, ma in Europa non è riuscito a confermare appieno le aspettative su di lui. Fino alla scorsa stagione tuttavia ha sempre avuto continuità. Nel primo anno completo disputò infatti 46 partite, di cui 32 da titolare. Registrò poi lo stesso numero di presenze dal primo minuto e ben 23 da subentrate nella stagione successiva, prima del picco massimo raggiunto nella passata annat, nel quale complessivamente Lucas giocò 2 partite in meno rispetto alla stagione precedente, 53 contro 55, ma 41 di queste lo videro in campo dall’inizio. Ampio minutaggio ma prestazioni non esaltanti, in particolare in Champions dove il Psg sperava di avere il giocatore decisivo per conquistare il trofeo. Quest’anno poi, gli arrivi di Neymar e Mbappè, hanno complicato definitivamente i piani dell’ex San Paolo, ora pronto a lasciare Parigi per trovare la sua consacrazione da un’altra parte dopo non aver mai avuto una chance da titolare. Al momento il Napoli ha effettuato solo un sondaggio, ma il brasiliano potrebbe risultare la pedina giusta in termini di esperienza e imprevedibilità per dare lo scatto decisivo verso lo scudetto. L’operazione si potrebbe imbastire su un prestito oneroso da 3 milioni con obbligo di riscatto legato alle presenze a 25, ma al momento per gli azzurri rimane soltanto un’idea sullo sfondo per via dell'indisciplina tattica del giocatore e per l'alto ingaggio. Nelle prossime ore gli scenari saranno più chiari.