Nuovo allenatore del Real Madrid? Da Pochettino a Conte, da Guti a Wenger: tutti nomi

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Dopo l’annuncio della separazione tra Zidane e il Real Madrid, gli spagnoli sono ora alla ricerca di un successore. Il preferito è Pochettino, su cui però c’è il dubbio legato all’esistenza di una clausola liberatoria. Anche Conte è tra i candidati

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Un addio, quello di Zinedine Zidane al Real Madrid, che ha sorpreso tutti, a partire dal presidente Florentino Perez. Gli spagnoli, reduci dalla vittoria della terza Champions League di fila, adesso sono alla ricerca di un nuovo allenatore. Profilo da individuare e convincere quanto prima, per poter programmare con serenità il mercato estivo e la prossima stagione. Il preferito è Mauricio Pochettino, che ha rinnovato il proprio contratto con il Tottenham fino al 2023 una settimana fa. Stando a quanto riporta El Mundo Deportivo, nell'accordo con l'allenatore argentino sarebbe stata inserita una clausola che lo libererebbe in caso di chiamata dal Real Madrid. Una voce che però non trova riscontri in Inghilterra, dove viene negata categoricamente questa eventualità. Chiaramente, l’esistenza di questa clausola condiziona in modo determinante le possibilità di Pochettino sulla panchina del Real: se fosse reale, diventerebbe in automatico il principale candidato per l’incarico; in caso contrario, sarebbe pressoché impossibile convincere i londinesi a lasciarlo partire.

Le soluzioni interne: Guti e Solari

Diversi grandi club non disdegnano la promozione di allenatori cresciuti al proprio interno. Fu così per Zinedine Zidane, che fu promosso alla guida della prima squadra dal Real Madrid Castilla, la squadra B che milita in terza divisione, per sostituire Rafa Benitez. Era il gennaio del 2016, l’inizio di un ciclo vincente che si è concluso oggi. Per questo, la società non esclude la valorizzazione di un allenatore già presente nell’organigramma. Il nome più concreto è quello di Guti, che lavora nel Real Madrid dal 2013. In carriera ha allenato prima la squadra B primavera, poi la squadra A sempre a livello giovanile nel 2016, con cui ha vinto diversi trofei. Di recente, ha annunciato che è pronto a cimentarsi con una sfida più impegnativa. E niente in questo senso può paragonarsi alla prima squadra del Real Madrid. In secondo piano, un’altra possibilità potrebbe essere Santiago Solari.

L’idea Conte

L’aver ottenuto risultati importanti in Premier League è uno dei migliori biglietti da visita. Per questo, Perez valuta anche l’opzione Antonio Conte, per la guida del suo Real Madrid. L’allenatore italiano è ormai ai saluti con il Chelsea, dopo aver vinto campionato ed FA Cup durante le due stagioni alla guida dei Blues. Conte diventerebbe il terzo italiano a sedere sulla panchina del Real, dopo le esperienze di Fabio Capello (due volte) e Carlo Ancelotti.

Le altre soluzioni esterne: Löw, Klopp e Wenger

Nel caso in cui Pochettino si dimostrasse inarrivabile, la dirigenza madridista ha già una rosa di candidati esterni, di grande livello. Il primo nome è quello di Joachim Löw, uno degli allenatori più vincenti e longevi se si parla di nazionali. È il commissario tecnico della Germania dal 2006, dove è stato promosso alla guida della nazionale dopo esser stato il vice di Klinsmann. Ha un contratto con la federazione tedesca fino al 2022, ma potrebbe provare a negoziare una risoluzione davanti ad una chiamata così prestigiosa. Altra possibilità è Jurgen Klopp, l’allenatore che Zidane ha battuto nell’ultima finale di Champions League. È da tempo che Perez lo segue con ammirazione, ben prima che approdasse al Liverpool. Ma poi al suo posto fu scelto Benitez. Infine, una terza opzione è rappresentata da Arsène Wenger. Il francese ha concluso la sua avventura con l’Arsenal dopo esserne stato alla guida per 22 stagioni ed è stato cercato già diverse volte in passato. Tuttavia, per sua stessa ammissione, ha sempre declinato le proposte del Real Madrid.

Il futuro di Zidane

Durante la conferenza di addio, Zidane non ha negato la possibilità di tornare presto ad allenare. In questo senso, El Confidencial aveva riportato due settimane la possibilità che l’allenatore potesse diventare il nuovo commissario tecnico della nazionale francese al termine dei Mondiali di Russia. Un’ipotesi, questa, che sembrerebbe piuttosto concreta, dal momento che soltanto una proposta così prestigiosa avrebbe potuto convincerlo a chiudere uno dei cicli più vincenti della storia del Real Madrid.