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Inter, Ausilio a Wanda Nara: "Icardi mai alla Juve, rinnovo non si fa sui social. Mercato? A giugno cambieranno le cose"

Calciomercato

Il direttore sportivo dell'Inter ha risposto alle dichiarazioni sul rinnovo di Icardi da parte della moglie-manager Wanda Nara. Poi ha parlato anche di Spalletti, del mercato e dell'esonero di Mourinho. Su Modric: "E' stato un sogno di mezza estate"

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Dopo le dichiarazioni di Wanda Nara sul rinnovo di Icardi con l’Inter, è arrivata la replica del direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio. A margine del premio Manager Sportivo dell’anno 2018, Ausilio ha risposto così ai cronisti presenti: "Da parte nostra c’è assoluta coerenza con quanto detto in questi mesi. Basta rivedere le mie dichiarazioni e quelle degli altri dirigenti. Noi siamo molto contenti dell’Icardi calciatore, stracontenti di quanto sta dando sul campo all’Inter, anche come capitano visto che è anche un ragazzo che sa come assumersi le proprie responsabilità. Anche vedendo come calcia i rigori, è uno che non ha paura di nulla". Ausilio archivia così le parole di Wanda Nara, moglie e agente di Icardi, che nelle scorse ore ha ammesso che la distanza tra le parti nella trattativa per il rinnovo è ancora ampia: "Tutto il resto per me non conta nulla, c’è una sede ufficiale e io sono lì tutti i giorni a disposizione di qualsiasi procuratore, compreso quello di Icardi, che sa benissimo dove trovarmi sia al telefono che nella sede. Su altre cose non entro, quello che è social, che è media, che è cinepanettone non mi interessa.

"L'obiettivo è il rinnovo con adeguamento del contratto di Icardi"

"Io sono stato molto onesto su come stanno le cose – ha aggiunto Ausilio – Icardi ha avuto una proposta dall’Inter due anni fa e l'ha firmata; la nuova proposta l'ha avuta due mesi fa e non l'ha al momento accettata, ma non vuol dire che non si possa andare avanti. Anzi, lo ribadisco fermamente, da parte nostra c’è l’assoluta volontà di continuare questo tipo di trattativa con l'obiettivo di arrivare ad un prolungamento ed un adeguamento del contratto di Icardi. Ma io e l'Inter discutiamo soltanto in ufficio nella nostra sede, non sui social o in trasmissioni televisive. Sono a disposizione completa così come tutta la dirigenza, anche Marotta. Noi siamo qui e ci può trovare tutti i giorni dove vuole". Ausilio smentisce poi categoricamente l’ipotesi Juventus, relativamente sia al passato che al futuro: "Una trattativa con la Juve? Se ci fosse stato Marotta avremmo risposto in due e magari ci saremmo fatti una risata. Rispondo io con una risata e non commento visto che si parla di qualcosa che sotto Natale è meglio non definire. Mai Icardi alla Juve, lo posso dire senza minimo problema, semplicemente perché ne avete parlato e siete stati tirati dentro anche voi giornalisti in questa cosa e in queste dichiarazioni un po' folkloristiche".

Sul mercato e il FFP

"Investimenti a gennaio? Non sono previste grandi cose - ha spiegato Ausilio - pensiamo di avere una rosa competitiva per quelli che erano e sono i nostri obiettivi. A giugno cambieranno le cose con la fine del Settlement Agreement? Un mercato come quello degli ultimi anni è impossibile. Il SA è molto diverso dal FFP, il che non significa che potremo comprare tutto quello che ci passa per la testa: vuol dire che dovremo rispettare delle regole che abbiamo deciso di sottoscrivere con la UEFA. Il principio è semplice, bisogna spendere per quanto si guadagna. Dobbiamo aumentare i ricavi, anche con plusvalenze e sponsorizzazioni. I costi devono essere contenuti, ma non vuol dire che non si possano fare acquisti importanti".

Sugli obiettivi sportivi

"Se andiamo a vedere cosa si chiedeva all'Inter a inizio anno non vedo dove sia il problema. Siamo terzi con punti di vantaggio sulle quinte, non mi sta bene che l'Inter sia messa a paragone con squadre che stanno dietro. Ci è mancata la Champions, ma era un obiettivo difficilissimo all'inizio: Tottenham e Barcellona hanno più esperienza e i favori del pronostico. Ci abbiamo provato e ci siamo quasi riusciti: non significa fallimento, ma che ci riproveremo l'anno prossimo. Ora l'Europa League, cerchiamo di farla al meglio".

Su Mourinho e Spalletti:

"Sono rimasto sorpreso dall'esonero di Mourinho, perché è un grandissimo allenatore. Normale che siamo tutti legati ai risultati, ovviamente non conosco le motivazioni per le quali il rapporto con il Manchester United si sia interrotto. La stima per Mourinho c'è, ma non vuol dire nulla in ottica Inter: abbiamo un grande allenatore e stiamo costruendo il futuro con lui. Si va avanti con lui".

Marotta: "Per Icardi solo un sondaggio"

Successivamente, anche durante la premiazione Ausilio e Marotta hanno ridimensionato la portata di delle dichiarazioni relative a Icardi e l'ipotesi Juventus. L'ex ad bianconero, ora all'Inter, durante la premiazione di Ausilio ha rivelato: "Icardi offerto dall’Inter alla Juve? Smentisco. Sicuramente nell’ottica della sistemazione di Higuain si è fatto un sondaggio. Ogni dirigente li fa, diretti o indiretti, ma non ci siamo mai seduti con l'Inter per trattare. Icardi resta un giocatore di livello, ma non c’è mai stata concretamente la chance di andare alla Juve per lui". E Ausilio conferma ulteriormente: "Se lo dice anche il direttore Marotta... Ogni tanto gli agenti hanno idee e fantasie, ma l'idea è stata subito fermata. Icardi ha la clausola per l'estero, se avessimo voluto una cosa del genere gli avremmo fatto un altro tipo di contratto. Ora siamo disponibili per il rinnovo e vorremmo togliere volentieri anche la clausola, ma non siamo sensibili ai cinguettii. Abbiamo una sede e siamo pronti a ricevere lì tutti gli agenti, anche per il miglioramento delle condizioni economiche del contratto".

Ausilio su Modric: "Un sogno di mezza estate"

Ausilio ha poi parlato anche della vicenda Modric, a lungo corteggiato dai nerazzurri nello scorso mercato quando si pensava che il futuro Pallone d'Oro potesse lasciare il Real Madrid: "Modric è stato un sogno di mezza estate. Ora stiamo osservando tanto, i nostri osservatori sono in giro a cercare i profili più giusti per la nostra squadra: abbiamo dei valori e qualità, tanta, che dev’essere espressa nelle condizioni migliori. Si parla di qualità, non di nazionalità: qualcosa c’è, la stiamo seguendo e speriamo di trovare i profili giusti. Tonali? È uno di quelli. Barella? Ce ne sono anche un paio dell’Atalanta… come fa l’Inter a non seguire profili come Tonali, Barella o Mancini? C'è anche che Bastoni sta crescendo, in lui si intravedevano grandi qualità già a Bergamo: crediamo possa diventare a breve protagonista dell’Inter del futuro".