Calciomercato, Junior Messias al Crotone: chi è il brasiliano che lavorava come fattorino

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Fonte foto Instagram @bookpostinotorino

La società calabrese ha acquistato l'attaccante classe '91, partito a 20 anni dal Brasile con l'obiettivo di giocare ad alti livelli. Ostacoli burocrati glielo hanno impedito inizialmente e ha dovuto lavorare come fattorino porta a porta per mantenersi. A 27 anni ha finalmente realizzato il suo sogno


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"Il mio messaggio per tutti i ragazzi è quello di crederci sempre. Bisogna lottare fino all'ultimo per i propri obiettivi, essere convinti dei propri mezzi. I sogni prima o poi si avverano". Un anno e mezzo si esprimeva così Junior Messias, su Eurosport, attaccante brasiliano classe 1991. Non sapeva, però, che il suo lungo calvario non era ancora finito. Nell'estate del 2017, infatti, era pronto a firmare per la Pro Vercelli ma, un problema burocratico legato al tesseramento dei giocatori extracomunitari in B, impedì alla trattativa di andare in porto. E così Messias, da quel giorno, si è rimesso di nuovo a lavoro. Quello strettamente sportivo, proseguito tra le file del Gozzano, e quello di strada, il porta a porta che gli ha permesso di mantenersi in questi lunghi anni. Oggi, dopo tanti sacrifici, può finalmente dire però di aver centrato il suo obiettivo: ha firmato per il Crotone e giocherà nella serie cadetta. Un premio strameritato per chi, nel lontano 2011, è approdato in Italia con una valigia piena di sogni. Desideri che, a dispetto di una tecnica di alto livello, ha dovuto inseguire a lungo prima di vederli realizzati. È partito dal Brasile - dove è cresciuto nel villaggio di São Cândido e giocato per l'Ideal, fino ad arrivare alla terza serie del Mineirão - per raggiungere il fratello a Torino e giocare nel calcio che conta. La realtà che si è trovato di fronte si è rivelata, invece, ben diversa e, sempre a causa dell'assenza del passaporto comunitario, è finito nella "Barriera di Milano", un quartiere della città piemontese. Il campo non bastava, c'era bisogno di lavorare per mantenere lui e la famiglia, composta da moglie e due bambini. E allora il talento verdeoro è stato costretto a lavorare come fattorino di elettrodomestici porta a porta.

Il lungo percorso

Nel frattempo non ha smesso di inseguire il suo obiettivo con il pallone, ma si è dovuto accontentare delle serie minori e si è aggregato allo Sport Warique, la formazione della comunità peruviana, nel campionato amatoriale Uisp. Anni di fatica, fino a quando nel 2015 Ezio Rossi non si è accorto di lui. L'ex calciatore granata, in quel periodo allenatore volontario in una squadra di rifugiati che partecipava all'Uisp, non ha potuto metterlo da subito sotto la sua ala protettiva e gli ha consigliato di rivolgersi al Fossano per un primo salto di qualità. Niente da fare, perché "lo stipendio offertomi non era sufficiente a mantenermi". La svolta è arrivata, così, con l'insediamento di Rossi sulla panchina del Casale. Trasferimento in Eccellenza andato a buon fine, 21 gol in campionato e promozione centrata in Serie D, prima del passaggio al Chieri. Ed è proprio nella formazione piemontese che Junior Messias ha attirato l'attenzione dei club di B e C. Il cerchio sembrava pronto a concludersi, ma il cavillo burocratico ha interrotto la scalata sul più bello. Per qualcuno poteva segnare l'inizio di un lungo e progressivo oblio, ma non per chi ha superato con la stessa fame e grinta di sempre gli ostacoli che la vita gli ha messo di fronte. Il Gozzano gli ha restituito fiducia e lui, con 4 centri in pochi mesi, ha contribuito a centrare una storica promozione in C dove, anche in questa prima parte di stagione, ha continuato a fare gol. "È un miracolo" raccontava nel luglio 2017. Era un mezzo miracolo che il Crotone ha provveduto a completare. "Ci piace perché è un calciatore che gioca esterno alto, trequartista, è un mancino rapido che sa fare gol - ha dichiarato a Sky Sport il ds del Crotone, Ursino -. E adesso chi vuole giocare sulla trequarti o come centrocampista deve saper fare gol. Quanti ne farà da qui a fine stagione? Io dico 5-6 ... è nel suo Dna". Una promessa che Junior Messias è pronto a rispettare.