Nella sessione invernale di calciomercato la società nerazzurra avrebbe potuto incassare una cifra importantissima (vicina ai 70 milioni di euro), ma ha deciso di rifiutare le offerte arrivate per tre big, Zapata, Ilicic e Castagne. Tutti i dettagli delle operazioni sfumate
"C’è chi dice no". Lo cantava Vasco Rossi, lo ha fatto l’Atalanta. In un periodo in cui risulta sempre più complicato rifiutare offerte economiche vantaggiose, la società nerazzurra ha deciso di resistere per continuare ad inseguire il sogno Champions League e per non smantellare, almeno in parte, una squadra che anche in questa stagione sta facendo cose straordinarie. Il club del presidente Percassi, infatti, nell’ultima sessione invernale di calciomercato avrebbe potuto incassare una cifra importantissima, ma ha preferito tenere tre giocatori che risultano decisivi nello scacchiere tattico di Gasperini.
Zapata, Ilicic e Castagne incedibili
Il primo calciatore che nel mercato di gennaio avrebbe potuto portare nelle casse dell’Atalanta una vagonata di soldi è il capocannoniere nerazzurro, Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, infatti, era finito nel mirino del West Ham, che per il suo cartellino era arrivato ad offrire addirittura una cifra super, 40 milioni di sterline. Niente da fare, la società nerazzurra ha rispedito la proposta al mittente. E ha fatto lo stesso anche con la Roma, che aveva avanzato un’altra offerta importante – ben 13 milioni di euro - per Josip Ilicic. Anche in questo caso, risposta secca da parte dell’Atalanta, che ha preferito resistere e non cedere. Stesso discorso, infine, per Timothy Castagne, difensore per il quale gli scozzesi del Celtic Glasgow a gennaio avevano offerto 10 milioni di sterline. Tre operazioni che, complessivamente, avrebbero permesso al club del presidente Percassi di racimolare un bel tesoretto per il futuro. Ma, almeno per ora, è stato meglio dire di no.