Attesa per l'incontro tra il Presidente della Juventus Andrea Agnelli e l'allenatore bianconero Massimiliano Allegri. Al centro della discussione le strategie e gli obiettivi di mercato, oltre all'analisi dei limiti mostrati in stagione. Obiettivo trovare l'unità di intenti per riprovare l'assalto alla Champions
Zaino in spalla per Andrea Agnelli: dentro ci sono i temi legati alla riforma della Champions in discussione nell’assemblea delle leghe europee a Madrid, dove nei piani del presidente la Juve sarebbe dovuta tornare il 1 giugno per la finale al Wanda Metropolitano. Invece l’Ajax ha cambiato il calendario bianconero, anche quello dell’incontro tra Agnelli e Allegri per pianificare il futuro. Conquistato lo scudetto, non resta che confrontarsi, senza aspettare la fine della stagione. Da Madrid alla Continassa. Sempre con la Champions sullo sfondo come obiettivo. Un tavolo per due. Da una parte l’allenatore esporrà le sue idee per restare competitivi al massimo livello, con l’inserimento di almeno 5 elementi a fronte di possibili cessioni di lusso (Pjanic su tutti) e piena fiducia nelle intenzioni della società, dimostrate dall’acquisto di Ramsey. Dall’altra parte, se la crescita internazionale è il merito principale che gli viene riconosciuto, insieme alla capacità di continuare a vincere in Italia, uno degli argomenti sul tavolo sarà inevitabilmente quello del rinnovo del contratto in scadenza nel 2020 con relativa richiesta di adeguamento economico rispetto agli attuali 7 milioni e mezzo di ingaggio. Una questioni di sostanza, dunque, su cui sarà necessario un approfondimento. Rinnovare l’unità di intenti, poi, passa anche da una discussione sui limiti mostrati dalla squadra nel momento decisivo della stagione: dagli infortuni in serie alla scarsa forma psico fisca di alcuni giocatori simbolo. Punti critici a cui si aggiunge la gestione della rosa, dal caso Benatia partito a gennaio fino all’annata difficile di Dybala. Il quinto scudetto consecutivo ha fatto di Allegri l’allenatore più vincente della storia della Juventus. Le due finali di Champions ne hanno certificato lo status internazionale. Ma il futuro insieme passa dalla Continassa, da quel tavolo con Agnelli da una parte e Allegri dall’altra.