Il presidente viola ha parlato prima della finale del Calcio Storico Fiorentino: tra mercato, futuro e tradizioni di Firenze. "Sono stato accolto benissimo dai tifosi, questa è la bellezza dell'Italia. Chiesa? Resta al 99%, di De Rossi non so niente"
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Rocco Commisso entra sempre più dentro la Fiorentina e nell'ambiente di Firenze: una tappa imprescindibile, in questo senso, è stata la finale del calcio storico fiorentino, una storica tradizione del capoluogo toscano. Il neo presidente viola, accompagnato dalla propria famiglia, ha partecipato in qualità di Magnifico Messere in compagnia del sindaco Nardella al corteo che ha preceduto la partita (vinta dai Rossi di Santa Maria Novella, 8-2 sui Bianchi di Santo Spirito). E' stata naturalmente l'occasione per parlare anche di Fiorentina e di mercato, sopratutto di Chiesa: "Fino ad oggi posso dire che rimane, poi non so se nel contratto ci sono clausole che non conosco. Ma al 99% resta per un altro anno". Da Chiesa a De Rossi, altro nome accostato ai viola: "Non so niente di De Rossi. Un bravissimo ragazzo, per carità. Ma voi inventate storie che io non so. Ci sono troppe fake news qui nel calcio".
Firenze e calcio storico, l'emozione di Commisso
Commisso è poi tornato sulle emozioni provate in questa giornata speciale: "Una cosa incredibile. Queste cose le guardavo in tv, come il Palio di Siena. Ma qui siamo a Firenze e una cosa così non l'ho mai vista. Sono tradizioni centenarie, che non hanno niente a che vedere con New York: questa è la bellezza dell'Italia, la storia e il sentimento. Che altro aggiungere? Sono italiano e mi emoziono di fronte alla città più bella d'Italia, vuoi che mi metta a piangere?". Poi conclude: "Spero di ricambiare tutto questo affetto e di dare qualcosa in questi mesi e anni a Firenze. La gente finora mi ha accolto benissimo, spero non cambino mai".