Il difensore 23enne è è ufficialmente un nuovo giocatore della Roma, che lo ha preso dall'Atalanta in prestito con obbligo di riscatto: operazione da 21 milioni più bonus. Arrivato a Villa Stuart alle 10.15, ha terminato le visite mediche e ha firmato il contratto
Gianluca Mancini è ufficialmente un nuovo giocatore della Roma. Acquistato dall’Atalanta, il difensore classe 1996 è arrivato a Villa Stuart intorno alle 10:15 di mercoledì 17 lugliio per sottoporsi alle visite mediche di rito, terminate intorno alle 14:00. Tanti sorrisi, sciarpa della Roma al collo e foto con alcuni tifosi: dopo i controlli, Mancini - 30 presenze e 5 gol in nerazzurro nella passata stagione - è giunto in sede per ultimare l’iter e firmare il contratto che lo legherà al suo nuovo club. L’accordo tra società per il trasferimento del 23enne è stato trovato sulla base di un prestito oneroso (2 milioni) con obbligo di riscatto a 19 milioni di euro: operazione da 21 milioni totali più ulteriori 5 milioni di eventuali bonus legati a obiettivi.
Le prime parole da giallorosso
"Essere un giocatore di un club prestigioso come la Roma è un motivo d’orgoglio e ripaga dei tanti sacrifici fatti da quando ho iniziato a giocare a calcio", ha detto Mancini nella sua prima intervista a Roma TV. "Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura".
Il saluto all'Atalanta su Instagram
Dopo le visite, la firma e le prime parole in giallorosso, Mancini ha voluto ringraziare l'Atalanta e i suoi tifosi sul proprio profilo Instagram: "Grazie. Lo ripeterei dieci, cento, mille volte perché l’Atalanta per me è stato più di un club. Ha creduto nelle mie qualità da giovanissimo, due anni e mezzo fa. Mi ha fatto crescere, sbagliare, imparare, arrivare al traguardo della Nazionale e... sognare. Soprattutto sognare. Non dimenticherò le prime volte in maglia nerazzurra, l’emozione della corsa Champions domenica dopo domenica, la finale di Roma, l’affetto straordinario di quei tifosi così speciali e di tutta la città, i consigli di mister Gasperini, di tutta la dirigenza, i miei compagni e chi lavora dietro le quinte ma dà l’anima per la Dea ogni giorno. Una famiglia a cui sarò sempre grato e che porterò nel cuore. Grazie, grazie, grazie Atalanta. Per sempre!"