Panchina Bayern Monaco, Wenger: "Rummenigge mi ha chiamato"

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L'allenatore francese, che dalla Germania sostengono essere stato scartato dai bavaresi, ha raccontato la sua verità: "Mi ha chiamato Rummenigge per sondare la mia disponibilità. Gli ho risposto che avrei avuto bisogno di tempo per pensarci. Ci riparleremo la prossima settimana"

Arsene Wenger ha compiuto da poco 70 anni, ma ha ancora voglia di allenare. Una big possibilmente, come il Bayern Monaco che si è appena liberato. Kovac, infatti, è stato esonerato dopo le cinque reti incassate dall'Eintracht e al suo posto - almeno per il momento - è stato messo Flick. Dalla Germania, stando a quanto riportato dalla Bild, assicurano che il nome dell'allenatore francese non rientri nei piani dei campioni di Germania, ma l'ex Arsenal non la pensa esattamente così: "Mercoledì pomeriggio mi ha chiamato Rummenigge - ha svelato lo stesso Wenger ai microfoni di beIN SPORTS - non ho potuto rispondere in quel momento, quindi per gentilezza l'ho richiamato. Era in macchina per andare a vedere la partita di Champions contro l'Olympiacos. Abbiamo parlato per 4-5 minuti al massimo e mi ha detto che avevano assegnato a Flick l'incarico per due partite, quella contro i greci e il big match con il Borussia Dortmund. Cosa è successo in questi giorni? Il mio nome è venuto fuori dal nulla. Prima di tutto voglio precisare che non ho nessun agente e che sono l'unica persona coinvolta in questa storia. Nessuno può parlare per mio conto". Insomma, non sarebbe stato Wenger a proporsi ai vertici del Bayern, come si dice in Germania, ma sarebbe stato addirittura contattato dai dirigenti.

"Ho bisogno di tempo"

La telefonata con Rummenigge è stata breve ma comunque piuttosto intensa: "Conosco lui, Beckenbauer e Hoeness da 40 anni - ha continuato - il successo di questo club si è basato sull'eccezionale competenza, sull'onestà, sulla discrezione e sulla semplicità. Hanno sempre detto la verità quando serviva. Adesso il club sta vivendo una svolta, perché Hoeness - l'uomo chiave - se ne andrà, così come fra un anno partirà lo stesso Rummenigge". Quest'ultimo, nel colloquio telefonico che i due hanno avuto, non ha temporeggiato molto come faceva da giocatore: "Mi ha chiesto se sarei stato interessato dato che stanno cercando un allenatore. Gli ho detto che non avevo pensato a questa ipotesi e che avrei avuto bisogno di tempo per farlo. Abbiamo deciso insieme che ci chiameremo la prossima settimana perché sono a Doha fino a domenica sera".