Ibra e il ritorno al Milan: le parole del Commissioner MLS e come stanno le cose
CalciomercatoDon Garber, numero uno della Major League Soccer, in un'intervista ha accostato Ibra al Milan. Ma le parole del Commissioner sono state fraintese
Quale sarà il futuro di Zlatan Ibrahimovic? Nella serata di ieri si è scatenato un vero e proprio tam tam a seguito delle dichiarazioni di Don Graber, il Commissioner della MLS, ovvero la lega di calcio statunitense in cui lo svedese ha giocato nelle ultime due stagioni con i Los Angeles Galaxy. In un'intervista alla Espn, alla domanda sugli sforzi della Major League Soccer per provare a trattenere l'attaccante, Graber ha risposto: "Zlatan è un tipo molto interessante, mi tiene molto occupato, mi riempie la casella mail, è un'emozione al minuto. Servono personaggi come lui che emergono dalla massa, come aveva fatto David Beckahm all'inizio". Ma è la dichiarazione successiva che ha alimentato una suggestione di mercato. Ve la riportiamo in inglese: "Zlatan is being recruited by AC Milan". Inizialmente è circolata un'erronea traduzione della frase: "Zlatan è stato ingaggiato dal Milan”. Il senso reale della frase non è quello. La traduzione corretta è: "Il giocatore è stato cercato dal Milan".
Un'ipotesi questa che, al momento, non trova riscontri: il club rossonero smentisce ogni contatto recente con lo svedese, quindi anche un "semplice" corteggiamento.
Sul futuro di Ibrahimovic però è giusto non avere certezze. L'ipotesi Milan non si può escludere del tutto - il giocatore è libero, gennaio si avvicina e i rossoneri non se la passano bene in attacco - ma d'altra parte non si possono non prendere in considerazioni anche altre piste, come addirittura l'addio al calcio giocato. "Ha quasi fissato dei record con tutti i gol che ha segnato negli ultimi due anni - ha concluso Graber - è uno che crea eccitazione sia in campo che fuori. Ci dà un sacco da fare e ci piacerebbe vederlo tornare, ma quello dipende dai Los Angeles Galaxy. Mi sono goduto i suoi 'momenti Zlatan' in particolare quando parla con me di se stesso in terza persona".