Juve, Paratici a Sky: "Il calciomercato del futuro fra formazione, rinnovi e modello NBA"

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Ospite de "Il calciomercato che verrà", il DS della Juventus Fabio Paratici ha parlato di come cambierà il mondo degli affari nel calcio post coronavirus: "Bisognerà essere elastici e creativi. Penso a un mercato ispirato al modello NBA". Poi sui rinnovi in casa bianconera: "In dirittura d'arrivo Chiellini e Buffon, vogliamo tenere Dybala. Higuain? Era preoccupato, spero resti con noi sino a fine contratto". L'intervista integrale in onda su Sky Sport 24 alle 17 e alle 22

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Fabio Paratici è stato protagonista de "Il calciomercato che verrà", una serie di interviste a direttori sportivi (ma non solo) realizzate da Sky Sport sul tema del calciomercato del futuro. Il DS della Juventus ha parlato di un modello NBA per il futuro, anche nel mondo del pallone, nonostante le mille differenze: "Le società avranno qualche difficoltà economiche, bisognerà trovare nuove formule - ha detto -. Tra i vari sistemi, ho pensato che la NBA possa essere qualcosa da cui prendere spunto. Ci sono molti scambi, c'é il salary cap e il Draft, quindi molte differenze con il nostro sistema. Negli States la lega funge da camera di compensazione per le società, nel calcio chi si avvicina è la Premier League. Io dalla NBA prenderei subito quello degli scambi". I 'free agent' sono sempre stati un fiore all'occhiello della Juve: "Il parametro zero non è un obiettivo, ma una possibilità del mercato. Siamo aperti, cerchiamo di realizzare la miglior squadra possibile". 

"CR7 è un brand che va da solo all'interno del club"

Andando sul concreto, Paratici parla del prossimo calciomercato e delle sue formule: "Nel prossimo futuro il calciomercato avrà meno denaro. Stiamo vivendo un momento complicato a livello globale, dovremo basarci sugli scambi, su prestiti lunghi. Se non puoi comprare casa, vai in affitto. La stessa cosa succederà nel calcio. E' una formula che si userà per diluire i pagamenti e usufruire dei calciatori richiesti". Sui beni di lusso, ovvero i calciatori super come quelli a disposizione della Juventus: "Se parliamo delle prime 10-20 squadra al mondo, scambiando i giocatori i valori di mercato non scenderanno. Scenderanno invece i salari, mentre se vendi il singolo giocatore il suo valore potrebbe scendere". La Juventus dopo la crisi avrebbe potuto prendere un fenomeno come Ronaldo? "CR7? E' un brand che porta un aumento di ricavi esponenziale, va da solo all'interno del club. Per gli altri giocatori di primo livello ci sarà una contrazione. Pogba? E' un grande calciatore, ma questo tipo di giocatore potrebbe far fatica ad avere gli stessi ingaggi di prima"

"L'importanza della formazione e delle seconde squadre"

La Juventus e Paratici sono sempre stati precursori in molti aspetti del calcio italiano: "Sono riuscito a realizzare tanti miei progetti alla Juventus, come la scuola all'interno del settore giovanile, l'hotel per la squadra: ogni anno abbiamo messo un pezzettino, dallo stadio al resto - ha spiegato il DS bianconero -. La seconda squadra è una cosa di cui si discuteva già 15 anni fa e in cui è sviluppata nel resto d'Europa. Ci sono grandi risultati che lo dimostrano. Quando abbiamo avuto la possibilità, l'abbiamo colta. Siamo contenti di questo progetto, che costa grande fatica, è come avere il Piacenza, la Reggiana e il Modena all'interno della Juve. In questo modo si può fare formazione ai ragazzi e dargli la possibilità di giocare professionista a 21 anni. Morata ne è un esempio, visto che nel Real ha giocato nelle seconde squadre. Spinazzola, invece, è arrivato da noi dopo 8 anni in prestito: così si rischia di perdere talento". 

Il ds della Juve Paratici

"Riduzione stipendi? Facile, abbiamo campioni straordinari"

La Juventus è stata la prima squadra a ufficializzare la riduzione dei salari a causa dello stop imposto dall'emergenza sanitaria: "La trattativa per la riduzione degli stipendi è stata facile, perché abbiamo campioni e uomini straordinari - ha detto Paratici -. Hanno capito la situazione e si sono resi subito disponibili. Abbiamo un Presidente che è garante e che ha un grande rapporto con i calciatori, quindi è stato facile". Difficile ipotizzare al momento come e quando ripartirà il calcio: "Non vedo l'ora di ricominciare, di rivedere i ragazzi e le partite. Dobbiamo rispettare le regole e tutelare i giocatori, capendo le istituzioni. Sono decisioni davvero difficili da prendere". 

"Higuain preoccupato, spero resti con noi sino a fine contratto"

La Juve dovrà capire la situazione legata a Gonzalo Higuain, al momento in Argentina dopo essere partito per motivi familiari: "Higuain è partito ed era molto preoccupato in generale - ha detto Paratici -. Gonzalo è un ragazzo molto sensibile e questa cosa lo ha colpito molto. Siamo legati a lui, ha fatto una stagione straordinaria. Speriamo continui con noi per l'anno che resta di contratto". Infine una battuta sul possibile e tanto chiacchierato scambio Arthur-Pjanic con il Barça: "Parliamo sempre tra di noi, intendo tra grandi club, e non solo di calciatori. Ci confrontiamo anche su cosa succederà nel futuro, ma adesso siamo in modalità di chiacchiere". 

"Rinnovi? Buffon e Chiellini in dirittura. Vogliamo tenere Dybala a lungo"

Parlando dei rinnovi in casa Juventus, Paratici ammette: "Chiellini, Buffon sono in dirittura d’arrivo. E credo anche per Dybala, questa sosta ha interrotto un po’ le comunicazioni, però anche lì la nostra volontà e di farlo rimanere con noi il più a lungo possibile". Il DS bianconero parla anche di operazioni alternative, come quelle che portarono Bentancur in bianconero: "Fu particolare, perché Tevez aveva chiesto di tornare al Boca per motivi personale e non potevamo regalare il giocatore. Potrebbe succedere di nuovo, più difficilmente in Europa, più facilmente in Sudamerica. In Italia ci sono tanti giocatori bravi e giovani, Chiesa, Tonali, Castrovilli. La Nazionale sta dando una bella vetrina a questi calciatori".

Paratici: "Rose uguali nella prossima stagione? Perché no..."

"Un aggettivo per il prossimo calciomercato? Ne direi due: uno creativo e l’altro che bisognerà essere elastici. Perché comunque guardiamo la quotidianità: ogni giorno cambia la visione che abbiamo. In questi giorni, banalmente a seconda del bollettino delle 18 siamo più pessimisti o più ottimisti. Oppure diciamo di ricominciare a giocare o di non farlo, oppure cominciamo ad allenarci o non riprendiamo, vediamo cosa fanno negli altri Paesi. Quindi dobbiamo essere elastici, perché prima pensiamo una cosa e poi ne dobbiamo pensare un’altra”. Paratici apre diversi scenari in sede di trattativa: "Stessa cosa sarà per il calciomercato: chi dice che non si possa ripetere la stagione 2019/2020 con le stesse squadre anche nel 2020/2021? È una possibilità. Parto da un estremo per arrivare a un altro estremo: scambiare i calciatori perché serve così alle varie squadre o fare un prestito biennale perché c’è meno disponibilità economica. Bisognerà essere elastici"