Milito: "Lautaro Martinez? Felice all'Inter, ma giocare con Messi ottima opportunità"

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Milito sul futuro di Lautaro Martinez: "È un giocatore completo e sta benissimo all'Inter, ma giocare nel Barcellona e con Messi è un'ottima opportunità. Non è in nerazzurro grazie a me ma perché è un grande attaccante"

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Diego Milito è argentino, ha scritto a suon di gol la storia dell'Inter ed è il direttore sportivo del Racing, vecchio club di Lautaro Martinez prima dei nerazzurri nel quale i due hanno anche giocato insieme. 'El Principe' ha molto in comune con 'El Toro' che, dopo una grande stagione con Conte, è seguito dal Barcellona. Milito, sul futuro di Lautaro Martinez, si è espresso così: "Penso che all'Inter stia bene – le parole dell'ex attaccante argentino a Movistar – ma ovviamente ha l'ottima opportunità di giocare per il Barcellona e con Messi. È un giocatore molto completo, che sta benissimo all'Inter. La verità è che non so cosa accadrà, ho sentito che ci sono molte voci. Lautaro in nerazzurro grazie a me? No, non è così. È all'Inter perché è un grande giocatore".

Ct Argentina olimpica: "Lautaro e la sua personalità"

Di Lautaro Martinez ha parlato anche Sergio Batista, Ct dell'Argentina olimpica: "Andai al derby di Milan, arrivai in Italia e vidi che era poco sereno – ha raccontato a Mundo Deportivo – Rimase in panchina, dopo la partita chiacchierammo un po' e mi sorprese dicendo che non sopportava di non giocare e che voleva andarsene. Lo frenai, poi mi disse che avrebbero dovuto affrontare il Bacellona. 'E ti vuoi perdere questo? Sii paziente', gli risposi. Lì si tranquillizzò, sicuro non per me ma quest'aneddoto racconta la sua personalità. Una volta, invece, giocammo in Ecuador e vincemmo 5-0, lui non segnò ma contribuì alla costruzione di 3 o 4 reti. A pochi minuti dalla fine lo tolsi e lui non era contento, ma gli dissi che aveva fatto una grande partita. Lui mi rispose 'Sì, ma non ho fatto gol'. Il giorno dopo gli mostrai tutte le pagine dei giornali che lo avevano eletto il migliore in campo, mi sorrise ma non era felice. I goleador sono fatti così".