Atalanta, chi è Miranchuk: il gemello che aveva stregato anche Messi

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Marta Fornelli

Alla scoperta del nuovo acquisto del club di Percassi. Ha un gemello con cui giocava nella Lokomotiv, ma calcisticamente non si somigliano affatto. 5 anni fa Messi lo aveva inserito fra le 10 possibili stelle del futuro

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Il vento dell'Est soffia ancora in casa Atalanta, i nerazzurri si preparano ad accogliere Miranchuk. AlekseyNon Anton, il gemello con cui gioca nella Lokomotiv Mosca. Uno con il numero 11, l'altro con il 59; Aleksey mancino, Anton destro. Fisicamente identici, ma anche uno come Messi era in grado di distinguerli  già cinque anni fa. Leo aveva inserito Lesha (così lo chiamano tutti) nei dieci talenti del futuro, anni dopo anche Corluka spiegò chiaramente che tra i due le qualità più evidenti erano tutte di Aleksey.

Sette ruoli in uno

Merito di un'ottima visione di gioco e di una duttilità che in carriera lo ha portato a giocare in sette ruoli diversi. Il suo preferito è però sulla trequarti, con la capacità di allargarsi sulla destra. Per segnare sì, ma soprattutto per fare assist ai compagni. A Bergamo diventerà il vice Ilicic, dopo aver chiuso il capitolo Lokomotiv iniziato quando aveva 12 anni.

La sua storia

Merito soprattutto di mamma Elena, che lascia la periferia di Krasnodar per portare i figli a Mosca. Lo Spartak prende i fratelli Miranchuk dopo il primo provino, lei diventa insegnante in un collegio sportivo e non si scoraggia nemmeno quando un anno vengono scartati perché "fisicamente non adatti". Inizia così la lunga storia con la Lokomotiv, arrivata a 228 gare e 45 gol segnati.

I suoi numeri

Nelle ultime 5 stagioni Miranchuk è stato titolare fisso e pochi mesi fa ha chiuso la sua stagione migliore sfruttando i consigli di Semin, l'allenatore che lo ha aiutato anche a eliminare qualche vezzo di troppo nelle sue giocate. Ha già colpito la Juve in Champions (due volte), ha affrontato anche Simeone che lo avrebbe voluto nel suo Atletico. All'Atalanta sono serviti 14 milioni e mezzo per regalarsi il rinforzo che voleva. Aleksey saluta la Russia, direzione Italia. Dove nessuno lo scambierà per il fratello Anton.