Calciomercato Milan, altro baby svedese: preso il 2004 Marshage

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Centrocampista classe 2004, in patria è considerato un "bambino" prodigio avendo debuttato in prima squadra a soli 14 anni. Nel dicembre del 2019 aveva fatto un provino proprio con i rossoneri, convincendo tutti. Nelle prossime ore le visite mediche, poi si aggregherà alla Primavera di Federico Giunti

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Continua a pescare dalla Svezia il Milan, che nelle ultime ore ha messo le mani sul giovane Wilgot Marshage, centrocampista offensivo preso dall'IFK Lidingo, un comune di nemmeno 50mila abitanti situato nella contea di Stoccolma, la cui prima squadra milita in Division 2 (quarta serie). Dopo Roback e Bjorklund, i rossoneri portano dunque in Italia un'altra giovanissima stella del calcio svedese, che si aggregherà alla Primavera allenata da Federico Giunti, la quale ha iniziato il proprio campionato vincendo di misura sul campo del Cagliari. Marshage arriverà in Italia nelle prossime ore e già martedì potrebbe svolgere le consuete visite mediche.

"Bambino" prodigio

Lo scorso 8 agosto ha compiuto 16 anni, ma chi lo conosce assicura che ne dimostri molti di più. Non per l'aspetto fisico - il volto è ancora quello di un bambino - ma per la maturità che riesce a mettere in campo. Il 2019 è stato il suo anno, tanto da debuttare in prima squadra in Coppa di Svezia ancora 14enne. Un paio di mesi dopo ecco il primo volo in Italia, destinazione Milano. Ad attenderlo ci sono proprio i rossoneri, con cui svolge un provino. Convince un po' tutti e infatti quella maglia, adesso, la indosserà spesso: "E' un giocatore davvero emozionante, di cui non smetto di stupirmi - disse Magnus Bodsgard, capo delle giovanili del Lidingo - affronta tutto in modo positivo. Raramente ne vedi uno così. Ha davvero tutte le caratteristiche necessarie per avere successo nel calcio". Parole chiare, ribadite da Magnus Palsson, allenatore della prima squadra che lo ha portato ad allenarsi con i grandi quando Wilgot era praticamente ancora un bambino: "E' maturo nel suo gioco ed è molto più avanti rispetto agli altri. Può battere gli avversari facendo finte e dribbling ma soprattutto con passaggi molto precisi. Sia lunghi che corti. Di solito sa cosa fare prima di prendere la palla e ha una buona capacità decisionale". Il presente dice Milan, la squadra che fu dei suoi idoli Nordhal, Liedholm e Ibrahimovic. Chissà che non porti fortuna anche a lui.

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