
La filosofia della Dea è la perfetta dimostrazione di come si possono scalare le posizioni di vertice senza intaccare negativamente il proprio bilancio. Anzi, l'Atalanta è stata maestra in questi anni nel saper coltivare talenti, rivenderli a prezzi d'oro e rimpiazzarli a costi minori con alternative che hanno garantito gli stessi risultati. Dall'avvento di Gasperini nel 2016, la società bergamasca ha incassato un vero tesoro attraverso i suoi gioielli valorizzati dall'allenatore (Dati Transfermarkt)

C'è chi li scopre e chi… li valorizza. L'Atalanta fa un grande lavoro con i più giovani, talenti che rappresentano un patrimonio per la società. Le partenze dei big hanno garantito un tesoro impressionante, reinvestito mantenendo intatta la qualità della squadra e i risultati ottenuti. Con i dati di Transfermarkt è possibile ricostruire le entrate dei nerazzurri attraverso le cessioni più importanti dall'avvento di Gasperini: 17 partenze e ben 308,2 milioni di euro incassati dal gennaio 2017, quattro anni che hanno riempito le casse della Dea

2021: ALEJANDRO GOMEZ (5 milioni di euro). Partiamo dall'ultimo in ordine cronologico, quello che ha scosso l'ambiente bergamasco. Via il Papu (finito al Siviglia), capitano e simbolo degli ultimi anni della Dea, per una cifra piuttosto contenuta (a cui aggiungere 3 milioni di bonus), ma una grande perdita dal punto di vista tecnico: partenza che non ha sconvolto il gioco e i risultati dell'Atalanta. Anzi, in coincidenza della sua cessione la squadra di Gasperini ha ripreso a correre fino a piazzarsi in zona Champions

2020: AMAD DIALLO TRAORÉ (21.3 milioni di euro). Un colpo in uscita di quelli straordinari, per un giocatore che a luglio compirà 19 anni. All'Atalanta, dopo aver incantato e vinto con le giovanili, aveva disputato appena 69 minuti complessivi in prima squadra, sufficienti però a convincere il Manchester United a puntare su di lui. Un'offerta importante quella dei Red Devils a cui vanno aggiunti altri 20 milioni di eventuali bonus, per una delle operazioni più onerose di sempre per un U-18

2020: TIMOTHY CASTAGNE (20 milioni di euro). Stessa finestra di mercato, stesso biglietto con destinazione Inghilterra. L'esterno belga si è rivelato un'altra grande plusvalenza per la società bergamasca che ha saputo fare a meno di lui quest'anno mantenendo le stesse prestazioni e risultati. Acquistato dalla Dea nel 2017 per 6.5 milioni, Castagne in tre anni ha lasciato il segno in Italia con 8 gol e 10 assist in 96 presenze. L'accordo di cessione con il Leicester, inoltre, prevede 2 milioni di bonus a favore dei nerazzurri

2020: MUSA BARROW (14.5 milioni di euro). Nella precedente sessione di mercato, quella di gennaio 2020, l'Atalanta aveva definito la partenza verso Bologna del 21enne gambiano: operazione in prestito con obbligo di riscatto a giugno sulla base di 14.5 milioni di euro più 4.5 di bonus. Per il giovanissimo Barrow sono 52 le presenze in nerazzurro con 8 gol prima dell’addio

2020: ROGER IBANEZ (9 milioni di euro). Quasi negli stessi giorni, il club bergamasco aveva impostato un'altra operazione simile per la cessione del brasiliano alla Roma. Prestito di 18 mesi più riscatto fissato a giugno 2021 per 9 milioni a cui aggiungere eventualmente un altro milione in base ai risultati. Mica male per un ragazzo che in nerazzurro aveva giocato solamente 19 minuti in Champions e appena 1 in campionato

2020: DEJAN KULUSEVSKI (35 milioni di euro). In ballo anche ulteriori 9 milioni di bonus per il giovane svedese, rivelazione della Serie A in prestito lo scorso anno al Parma. La Juventus lo ha acquistato nel gennaio 2020, lasciandolo in Emilia fino al termine della stagione prima di accoglierlo a Torino. Scovato dall’Atalanta nel 2016, il jolly mancino aveva accumulato solo 3 presenze e 102 minuti con Gasperini

2019: ANDREAS CORNELIUS (7,5 milioni di euro). Attualmente in prestito biennale al Parma, il centravanti danese verrà riscattato obbligatoriamente a giugno 2021. Affare già fatto quindi per i bergamaschi che, dopo aver schierato Cornelius in 35 occasioni (7 gol ma anche un rigore sbagliato col Copenaghen che costò l’accesso all’Europa League), si regalano un’altra plusvalenza
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2019: GIANLUCA MANCINI (15 milioni di euro). Due stagioni fa venne invece registrata l’operazione con la Roma: due milioni di prestito e 13 di riscatto obbligatorio (oltre a 8 milioni di bonus al verificarsi di determinati obiettivi) per l’attuale difensore giallorosso, pagato 300mila euro dalla Dea al Perugia nel gennaio 2017. Per lui 7 gol in 48 presenze alla corte di Gasperini, tanto da guadagnarsi le porte della Nazionale e l’avventura nella Capitale

2018: BRYAN CRISTANTE (26 milioni di euro). Mancini che in giallorosso ha ritrovato l’ex compagno all’Atalanta: prestato per 5 milioni nell’estate 2018, primo step dell’operazione conclusa con il versamento di ulteriori 21 milioni da parte della Roma. E nell’accordo trovano spazio altri 4 milioni di bonus. Mica male per i nerazzurri che avevano speso 5 milioni per riscattarlo dal Benfica, lui che a Bergamo ha accumulato 15 reti in 59 gare disputate
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2018: ANDREA PETAGNA (15 milioni di euro). Non solo destinazioni tra le big, vedi il trasferimento dell’ex centravanti nerazzurro alla Spal, poi rivenduto al Napoli: tre milioni di prestito e 12 di riscatto versati dagli emiliani, affare oneroso per lui che ha già segnato alla Dea quando l’ha incrociata successivamente. Costato solo un milione di euro dal Milan nell’estate 2016, Petagna ha segnato 11 gol in 75 partite con Gasperini

2018: ALBERTO PALOSCHI (6 milioni di euro). A Ferrara gioca ancora un altro ex nerazzurro: quell’estate anche Paloschi si trasferì definitivamente alla Spal, lui che era già in prestito per 2 milioni di euro con diritto di riscatto. In questo caso non possiamo parlare di plusvalenza per la Dea: al netto delle 14 presenze senza reti, l’ex Milan era costato 6,7 milioni di euro dallo Swansea nell’estate 2016

2018: JASMIN KURTIC (5,3 milioni di euro). Nell’inverno precedente un altro fedelissimo di Gasperini si era trasferito alla Spal: parliamo del 32enne sloveno, trequartista "mascherato" nella prima Atalanta di Gasp accumulando 10 gol in 92 incontri ufficiali. Ci scommetteranno gli emiliani di Semplici accogliendolo a titolo definitivo, lui che ha ripagato sul campo le strategie della società, prima di vederlo approdare al Parma

2017: ALESSANDRO BASTONI (31,1 milioni di euro). Al termine della sessione estiva ecco l’affare con l’Inter dalle valutazioni importanti: questioni di Fair Play Finanziario, d’altronde il suo costo lievitò dai 20 milioni previsti (10+10 di bonus) complice l’acquisto della Dea della coppia Bettella-Carraro (12 milioni nel giugno 2018) a pareggiarne l’investimento. Difensore di strettissima attualità, Bastoni ha conquistato anche Conte ed è stato uno dei grandi protagonisti della cavalcata scudetto. E pensare che con Gasp raccolse 9 presenze e 420 minuti

2017: ANDREA CONTI (24 milioni di euro). A luglio salutò anche il terzino nerazzurro, rivelazione con Gasperini grazie a 10 gol segnati in 50 presenze totali. Ci scommette il Milan, peccato che da allora a gennaio scorso abbia raccolto solo 51 gare disputate nel nome della sfortuna e del ginocchio sinistro. Da lì il prestito al Parma per ritrovare continuità ed entusiasmo in Serie A

2017: FRANCK KESSIÉ (32 milioni di euro). Conti che divideva lo spogliatoio con il 24enne ivoriano, centrocampista che era già partito destinazione Milan: inizialmente in prestito per 8 milioni, affare ultimato con altri 24 milioni versati dai rossoneri alla società di Percassi. Una cessione importante quella di Kessié, secondo solo a Kulusevski tra le partenze d’oro dell’Atalanta nell’era Gasperini

2017: ROBERTO GAGLIARDINI (22,5 milioni di euro). Cifra che somma il prestito invernale (due milioni) e l’importo versato l’estate seguente (20,5 milioni) dall’Inter, attuale squadra del centrocampista bergamasco. Classe 1994, Gagliardini aveva disputato solo 14 presenze tra campionato e Coppa con Gasperini: quanto basta per spingere la sua pretendente ad investire una somma importante

2017: MATTIA CALDARA (19 milioni di euro). Definita a gennaio 2017 la cessione alla Juventus di un altro bergamasco doc, difensore emerso grazie a Gasp con 66 presenze e ben 10 gol segnati. Pagato 15 milioni dai bianconeri e successivamente inserito dalla Juve nella trattativa col Milan per Bonucci: valutato 40 milioni di euro, quattro sono stati destinati proprio all’Atalanta come premio di valorizzazione. Sfortunato come Conti in rossonero, Caldara è tornato in prestito all'Atalanta per ritrovarsi: se lo vorrà riscattare la Dea dovrà pagare 15 milioni