Il Milan si prepara a sfidare l'Atalanta (da capire se Maignan potrà essere subito titolare dopo il trauma cranico di Udine), ma intanto in casa rossonera continua a tenere banco la scelta del nuovo direttore sportivo. Ieri l'incontro tra Igli Tare e Giorgio Furlani, ma l'ex dirigente della Lazio non è l'unico candidato...
Va avanti in casa rossonera la ricerca del futuro direttore sportivo. Archiviata la posizione di Berta, e quasi definitivamente quella di Paratici, c’è ora Tare in testa alla lista dei candidati. Dirigente esperto, capace, che si adatterebbe immediatamente alle richieste della proprietà. Soprattutto visto che, a meno di clamorose sorprese, il Milan non partecipando alla prossima Champions League, dovrà fare a meno - almeno per 12 mesi - di ricchi introiti. Tare ha detto sì. Adesso tocca al Milan, che però si è preso del tempo. Forse per valutare nel dettaglio una scelta che stavolta non potrà essere sbagliata. O forse perché, nel mirino di Furlani, ci sono ancora dei profili di direttori sportivi oggi sotto contratto con altri club. Come D’Amico dell’Atalanta, Sartori del Bologna o magari qualche nuovo nome ancora tenuto top secret dai dirigenti del Milan.
Maignan atteso al rientro in gruppo
La scelta del ds sarà la prima pietra del Milan che sarà. Poi l’allenatore. Poi il mercato. Con rinnovi di contratto da trattare con alcuni big dello spogliatoio come Maignan e Theo Hernandez. Il primo intanto sta meglio e dai prossimi giorni si riunirà al gruppo, anche se non è certo che contro l’Atalanta partirà dall’inizio. Il secondo invece, Theo, contro l’Udinese è tornato su alti livelli. Parente, non lontano, di quel Theo che 3 anni fa, di questi tempi, insieme a Leao, batteva proprio l’Atalanta (prossimo avversario) e consegnava virtualmente lo scudetto numero 19 ai rossoneri. Da quel momento è successo di tutto. Addii illustri, insicurezza, scarsa programmazione, fino al nono posto attuale in classifica. Lo specchio di un Milan che adesso non può e non deve più sbagliare.
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