Napoli, Insigne: "Per il rinnovo c'è tempo, penso solo al bene della squadra"

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Il capitano azzurro ha parlato in esclusiva a Sky Sport alla vigilia della gara di Europa League contro lo Spartak Mosca: "Spalletti sta creando un grande spirito, tirando fuori da ciascuno di noi ciò che ci è sempre mancato. La strada è ancora lunga, ma vogliamo continuare così. L'Europa League è una competizione importante e saremo pronti". Sul contratto: "Io sono tranquillo e penso solo al campo. Per me il bene della squadra viene prima di tutto, per parlare del rinnovo ci sarà tempo"

Lo straordinario inizio di campionato del Napoli, la prossima partita da affrontare nel migliore dei modi in Europa League e soprattutto la questione legata al futuro, con un contratto in scadenza al termine della stagione. Diversi gli argomenti trattati da Lorenzo Insigne, che alla vigilia della prossima sfida della squadra di Spalletti contro lo Spartak Mosca in programma giovedì 30 settembre alle 18:45 (diretta su Sky Sport Uno), è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sky Sport.

Dicono che Koulibaly è 'Il Comandante', mentre tu sei il capitano. Qual è la differenza? Chi conta di più?

"Dipende dalle scelte del mister (ride, ndr). No, a parte gli scherzi. Non comanda nessuno. Al di là del fatto che io abbia la fascia o che 'Kouli' sia 'Il Comandante', penso che per vincere ci sia bisogno di tutta la squadra e non solo di due giocatori. Spalletti sta creando questo spirito ed è giusto che non contino solo due giocatori ma tutti quelli che ci sono".

 

La gestione delle tante leadership che ci sono all'interno di questo gruppo è uno dei segreti di questo avvio di stagione?

"Sicuramente sì, siamo sempre gli stessi da tanti anni e questo è un vantaggio. Abbiamo spesso fatto grandi partite, ma non abbiamo mai fatto benissimo. Quest'anno l'allenatore ha portato qualcosa in più e sta cercando di tirare fuori da ognuno di noi ciò che ci è sempre mancato. Sappiamo che la strada e lunga e che bisogna lavorare tanto: come ho sempre detto bisogna rimanere con i piedi per terra e pensare partita dopo partita".

 

La strada è lunga in campionato ma anche in coppa. È tempo di mostrare i muscoli anche in Europa e dimostrare di avere la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo?

"Sì, l'Europa League è una grande competizione. Anche a Leicester abbiamo fatto una grande prestazione: dopo essere andati sotto di due gol siamo stati bravi a rimanere in partita e a pareggiare, portando a casa un punto che alla fine sicuramente servirà. Domani sarà un'altra partita importante contro una squadra forte, la abbiamo studiata e abbiamo visto che avrebbe dovuto vincere la partita della prima giornata, ma è stata sfortunata e ha perso prendendo gol in contropiede. Dovremo stare concentrati e fare una grande gara, perché loro hanno buoni giocatori e cercheranno di metterci in difficoltà. Bisognerà essere pronti".

 

Stai mostrando una grande maturità anche nella gestione della tua situazione personale, considerando il contratto in scadenza a fine stagione. Come si fa a non pensarci?

"Io, come ho sempre fatto, penso al campo e penso solo a giocare. Per altre questioni c'è il mio agente e c'è la società, ne parlano loro. Io devo stare il più possibile sereno e tranquillo per il bene della squadra: l'ho sempre messo davanti a tutto e per me sarà sempre così. Io mi impegno sempre, arrivo al campo tutti i giorni con il sorriso e al contratto non ci penso. Per pensare al contratto c'è tempo, ho ancora un altro anno e c'è tempo per discuterne con la società. Il mio agente e la società gestiscono la situazione, loro mi fanno stare tranquillo e io cerco di esprimermi al 100% in campo".