Juventus, Bonucci: "Dieci anni fa potevo andare allo Zenit. Sono rimasto per orgoglio"

il retroscena
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Il difensore bianconero svela un retroscena di mercato sul prossimo avversario della Juve in Champions: "Conte mi disse di trovarmi un'altra sistemazione. Iniziammo una trattativa, ma alla fine scelsi di rimanere". E sul percorso in questa stagione: "Dobbiamo ritrovare lo spirito che avevamo prima dell'arrivo di Ronaldo e il gusto di fare fatica"

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Dopo la vittoria nell'ultima partita contro il Chelsea, la Juventus si appresta ad affrontare lo Zenit San Pietroburgo, con l'obiettivo di chiudere a punteggio pieno il primo blocco di sfide del Gruppo H di Champions League. Un avversario, lo Zenit, che rievoca antichi ricordi in Leonardo Bonucci, anche legati al calciomercato. Il difensore bianconero ha svelato un interessante retroscena nell'intervista concessa ai microfoni di Prime Video: "Potevo andare allo Zenit dieci anni fa. Conte mi disse che ero l'ultimo nella gerarchia dei difensori e che potevo trovarmi un'altra sistemazione. Con lo Zenit intavolammo una trattativa, ma diedi retta al mio orgoglio e scelsi di restare".

"Ritrovare lo spirito che c'era prima dell'arrivo di Ronaldo"

Juventus che da qualche settimana ha ritrovato convinzione nei propri mezzi e risultati, dopo una primissima parte di stagione decisamente complicata. Bonucci ha spiegato la ricetta per continuare su questa strada: "L'anno scorso la squadra giocava per Ronaldo, quest'estate Cristiano ha fatto una scelta che rispettiamo e adesso il gruppo deve ritrovare quello spirito Juve che c'era prima del suo arrivo. Lo scorso anno, anche se abbiamo vinto due trofei, non abbiamo ottenuto lo scudetto soprattutto per demeriti nostri più che dei meriti di chi poi ha vinto. Con Allegri questo gruppo deve ritrovare il gusto della fatica".

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