Lazio, da Romagnoli a Casale: rivoluzione di Sarri in difesa

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Matteo Petrucci

Matteo Petrucci

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Sarri ha chiesto e ottenuto un reparto difensivo tutto nuovo, avendo incassato 58 gol nell’ultimo campionato: mai una sua squadra aveva subito così tanto in una singola stagione. Ecco perché 4 dei 6 nuovi acquisti sono difensori e un portiere. Su tutti spiccano i nomi di Casale e Romagnoli, che giocheranno davanti a Maximiano. Adesso l’allenatore biancoceleste si ritrova una squadra a sua immagine e somiglianza, ha un mese di tempo per lavorare sulla sua nuova linea difensiva

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Dopo un anno di affanni, Sarri può iniziare davvero a fare la voce grossa. Ha chiesto e ottenuto un reparto tutto nuovo, spera più affidabile rispetto a quello dei 58 gol subiti un anno fa. Non un problema di reparto, ma di fase difensiva, eppure mai una sua squadra aveva subito così tanto in una singola stagione. Non è un caso che 4 dei 6 nuovi acquisti siano difensori e portiere, che diventeranno 5 su 7 quando i biancocelesti chiuderanno per un altro estremo difensore oltre a Maximiano, che in pochi giorni ha già incassato i consensi dell’allenatore.

Casale e Romagnoli, la coppia a misura di Sarri

Davanti a Maximiano ci saranno Casale e Romagnoli, la coppia assortita a misura di Sarri. Per vederli in coppia bisognerà aspettare ancora qualche giorno. L’ex milanista non è stato rischiato nella seconda amichevole precampionato per un affaticamento muscolare. Il suo arrivo ha comunque portato entusiasmo ed esperienza e, aspetto non secondario, ha restituito il sorriso a Sarri. Che, pensando all’esordio in campionato, ha esattamente un mese di tempo per lavorare sulla sua nuova linea difensiva, rispetto a un’estate fa è un deciso cambio di passo. Da Acerbi a Romagnoli, il passaggio di testimone è cosa fatta. L’ex titolare, comunque schierato nella ripresa in coppia con Gila, vive da separato in casa quelli che probabilmente saranno i suoi ultimi giorni in biancoceleste. Al di là dell’aspetto ambientale, paga lo scarso feeling tattico con Sarri. Che ora invece ha una squadra a sua immagine e somiglianza. Migliorano le prospettive, ma aumentano anche le responsabilità.