Dallo scambio Zanoli-Bereszynski con la Sampdoria a quello tra Sirigu e Gollini con la Fiorentina: in questa sessione di mercato, il Napoli ha fatto giusto qualche ritocco alla rosa, dopo il lavoro di Giuntoli in estate
Il mercato cosiddetto di riparazione? Praticamente un happening per il Napoli primo in classifica. Una condizione frutto dello straordinario lavoro fatto dal direttore sportivo Giuntoli in estate. A gennaio solo qualche rifinitura, lo scambio Zanoli-Bereszynski con la Sampdoria per mettere a disposizione di Spalletti un giocatore con caratteristiche più idonee come alternativa a Di Lorenzo e quello Sirigu-Gollini con la Fiorentina per il ruolo di secondo portiere. Una passeggiata per chi ha saputo sostituire in un colpo solo Koulibaly, Mertens, Insigne, Fabian Ruiz e Petagna, abbassando il monte ingaggi e migliorando le prestazioni della squadra. Un mercato perfetto.
Un mercato passato alla storia
Kim, Kwara e Simeone hanno da subito pareggiato i conti con il passato. Raspadori e Ndombele almeno nei numeri sono rimasti al di sotto delle statistiche di Mertens e Fabian Ruiz. Ma sull’attaccante italiano, il Napoli ha fatto un investimento di prospettiva e il contributo del giovanissimo Raspadori tra campionato e Champions è stato ottimo. Per Ndombele la scelta invece è stata dettata dall’esigenza di avere un centrocampista più muscolare con caratteristiche diverse da Fabian e da quello che si è visto fino ad ora la scelta è stata giusta. Per non dire perfetta. Come un mercato che è già passato alla storia.
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