Reggiana, tesserato Portanova. Il ds Goretti: "Manolo è un calciatore come gli altri"

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photo Instagram @iamportanova

Dopo il via libera del tribunale del Coni di due giorni fa, è ufficiale il tesseramento del centrocampista, in arrivo in prestito dal Genoa: in rossoblu Portanova era ai margini dalla scorsa stagione, dopo la condanna in primo grado a sei anni per violenza sessuale di gruppo. Il giocatore si allenava da tempo con la Reggiana, a disposizione dell’allenatore Nesta. Il ds granata Goretti: “Per noi non è né un santo né un criminale ma un giocatore come tutti gli altri”

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Manolo Portanova è un nuovo calciatore della Reggiana. Con un comunicato sul suo sito, il club emiliano, neopromosso in Serie B, conferma così il tesseramento del calciatore, condannato in primo grado a 6 anni, con rito abbreviato, per violenza sessuale di gruppo. Un tesseramento che arriva due giorni dopo la sentenza del Coni, che aveva dato il via libera alla Reggiana: “AC Reggiana 1919 comunica il tesseramento del calciatore Manolo Portanova per la stagione 2023/2024, in prestito dal Genoa -il testo del comunicato della Reggiana, che dopo aver elencato le caratteristiche del centrocampista classe 2000, prosegue così- Portanova si allena con il gruppo guidato da mister Nesta da diversi giorni, ed è sceso in campo nelle ultime amichevoli disputate nel corso della preparazione svolta sull’ Appennino reggiano. Da ieri è stato tesserato e aggregato a tutti gli effetti alla rosa granata. Benvenuto in granata Manolo!”.

Ds Goretti: “Portanova, per noi un giocatore come gli altri”

Dopo il tesseramento di Portanova, sono arrivate anche le parole del ds del club emiliano, Roberto Goretti: "Manolo Portanova per noi è un calciatore come gli altri. Abbiamo depositato il contratto firmato dopo aver atteso in accordo col Genoa (che detiene la proprietà del cartellino e dove la scorsa stagione Portanova non è più stato convocato dopo la condanna, ndr) il verdetto della giustizia sportiva. Si tratta di un contratto articolato che ci preserva da aspetti legati alla vicenda" ha detto in conferenza stampa il ds, che ha poi letto una nota ufficiale della società: "Ac Reggiana non intende in questa fase entrare nel merito della vicenda giudiziaria del calciatore, nel rispetto di tutte le parti processuali, ritenendo che questo importante e oneroso compito debba spettare esclusivamente agli organi competenti".  Goretti non ha mancato però di dare il suo giudizio: "Per me Portanova non è né un santo e né un criminale, non ho alcun elemento per dirlo. Per noi ora è un calciatore come tutti gli altri, della sua situazione se ne deve occupare lui. Non siamo né assistenti sociali e né carnefici, ci occupiamo di calcio nel rispetto delle regole. Nel momento in cui si saranno espressi i giudici in maniera definitiva, il mio pensiero e quello della Reggiana sarà quello dei giudici". Nel ritiro estivo della Reggiana, allenata da Alessandro Nesta, qualche settimana fa era comparso uno striscione lasciato da alcuni tifosi: “Nessuno è condannato fino al terzo grado di giudizio”. Diversa l’accoglienza dell’associazione femminista ‘Non una di meno’, che aveva organizzato un sit-in per protestare contro la decisione di ingaggiare Portanova. Anche su questo, il ds Goretti ha risposto, dopo le tante polemiche suscitate dalla scelta di ingaggiare il calciatore: "Noi come società rispettiamo tutti: giornali e tv che fanno le loro ricerche, opinioni, interviste, così come i politici di destra e sinistra, ma anche le manifestanti che siano tante o poche. Ma credo sia necessario che tutti rispettino la proprietà della Reggiana, composta da imprenditori per bene ed educati come il presidente Carmelo Salerno e il vicepresidente Giuseppe Fico, e da un gigante come il nostro patron Romano Amadei, una persona di spessore morale incredibile".