Samardzic: "Inter, la trattativa non è saltata per soldi. Chi mi vuole parli con papà"

l'intervista
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Il centrocampista dell'Udinese in un'intervista a Sportweek ha parlato della trattativa per il suo trasferimento all'Inter saltata la scorsa estate all'improvviso, dopo che erano stati trovati tutti gli accordi: "Non è stata una questione di soldi, io so cosa è successo ma ormai è il passato e non ne voglio più parlare. Penso all'Udinese, ho 21 anni e adesso è un club perfetto per me. Sono pronto per una big: chi mi vuole parli con mio padre"

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Il suo è stato un vero e proprio giallo di calciomercato. Nella sessione da poco conclusa, Lazar Samardzic ha avuto la parte del grande protagonista: dopo un'ottima stagione con l'Udinese, il suo trasferimento all'Inter sembrava ormai cosa fatta, con tanto di accordo trovato tra i due club, visite mediche effettuate e saluti ai tifosi nerazzurri. Poi, all'improvviso, il dietrofront al momento della firma a causa di questioni mai del tutto chiarite: Cosa è successo veramente? Samardzic ha parlato della questione nel corso di una lunga intervista a Sportweek

"Non è stato un problema di soldi"

"Io so quello che è successo - ha spiegato Samardzic -, non è mai stato un problema di soldi. Ormai però è una cosa passata e non voglio più parlarne. Sono una persona che pensa positivo: l'Udinese è una squadra forte, un club organizzato e se resto ancora un anno è perfetto per me. Voglio fare un grande campionato qui, poi vedremo cosa succederà. Se ho chiesto spiegazioni a mio padre? Non ce n'è stato bisogno, come ho già detto sapevo come erano andate le cose. La notte seguente sono riuscito a dormire, ero e sono sereno. Sono tornato a Udine, mi sono allenato, ho giocato il secondo tempo della partita contro la Juve all'esordio in campionato e la domenica successiva ero già titolare a Salerno E ho anche fatto gol".

"Con Inzaghi non ho parlato. Sono pronto per una grande"

Samardzic, dunque, va dritto per la sua strada: "Se ho paura di essere giudicato come uno che pensa solo più ai soldi che alla carriera? No, io non ho paura di niente. Dopo questa storia ho ricevuto tanti messaggi, mi hanno scritto tutti ma io non ho risposto a nessuno. Con Inzaghi non ho avuto modo di parlare, mentre quando sono rientrato a Udine mi ha accolto Sottil e mi ha detto che era felice di rivedermi perché pensava che mi avrebbe visto solo in tv con la maglia dell'Inter". Idee chiare, infine, per quanto riguarda il futuro: "Mi sento pronto per una grande. Ho 21 anni - ha aggiunto il centrocampista dell'Udinese -, tra due al massimo sarò ancora più pronto sia nella testa che nel fisico. In campo, ad esempio, devo migliorare nell'attaccare gli spazi. Cos'è il talento? Il talento è tutto. È mentalità, avere la testa giusta. Bisogna pensare sempre positivo perché pensare negativo non porta a nulla di buono". Per concludere, il chiarimento finale: "Con chi deve parlare chi mi vuole? Con mio padre".