Atalanta, come è stata costruita la rosa che ha vinto l'Europa League: acquisti e cessioni
Dai fedelissimi Toloi e Hateboer, unici superstiti nella prima Dea di Gasperini, ai gioielli cresciuti in casa (Scalvini, Ruggeri e Carnesecchi) fino agli ultimi colpi Scamacca e Touré. Un progetto lungo otto anni che ha portato i nerazzurri a trionfare in Europa League. Ma come è stata allestita la squadra? Tra plusvalenze e un bilancio virtuoso, oggi la rosa vale 137,5 milioni in più rispetto alla spesa totale per i giocatori
- Società virtuosa per eccellenza, l'Atalanta è tradizionalmente votata ai talenti del settore giovanile e ha ampliato la sua visione nella seconda era di Antonio Percassi (già presidente a inizio anni Novanta). Fondamentale il contributo di Gian Piero Gasperini, avvento che ha stravolto la realtà del club con risultati e idee vincenti. Diventata una big della Serie A e presenza costante in Europa, la Dea ha registrato l'inserimento nella proprietà di Stephen Pagliuca pur mantenendo la propria anima bergamasca con la famiglia Percassi
- RASMUS HOJLUND: +53,9 mln
- DEJAN KULUSEVSKI: +35,5 mln
- CRISTIAN ROMERO: +35 mln
- ALESSANDRO BASTONI: +31,1 mln
- FRANCK KESSIÉ: +30,5 mln
- ROBIN GOSENS: +26,23 mln
- ANDREA CONTI: +24 mln
- GIANLUCA MANCINI: +22,1 mln
- AMAD DIALLO: +21,3 mln
- ROBERTO GAGLIARDINI: +20,5 mln
- Tra agosto e febbraio salutano Duvan Zapata e Luis Muriel, due pezzi dell'Atalanta più bella di sempre, rinnovamento in attacco che riserva i due acquisti più cari nella storia: il primo è El Bilal Touré, pagato 29,1 milioni di euro all'Almeria. Fuori metà stagione per infortunio, il maliano ha dimostrato il suo valore.
- Altrettanto oneroso il trasferimento di Gianluca Scamacca (25,5 milioni), conteso all'Inter e nuovo centravanti della Dea. La gestione di Gasperini ha dato più che ragione all'investimento
- Oggetto misterioso al Milan, rigenerato a Bergamo dalla cura Gasperini. Conclusa una stagione senza gol in rossonero, Charles De Ketelaere ha superato la doppia cifra di reti (e assist) al suo primo impatto all'Atalanta. Una trasformazione sorprendente, ma non per i nerazzurri che l'avevano cercato già dai tempi del Bruges. In prestito per 3 milioni di euro, si va verso il riscatto fissato a 22 più di 2 di bonus
- Chi è stato preso a costo zero è Sead Kolasinac, ex Arsenal e Marsiglia immediatamente inserito alla grande nel terzetto di Gasperini. Esperienza e carattere da vendere, innesto prezioso come l'ultimo arrivato Isak Hien: affare da 8,5 milioni di euro per il nazionale svedese che ha subito convinto.
- In estate erano arrivati anche i quasi omonimi Mitchel Bakker (pagato 9,5 milioni al Bayer Leverkusen) e Michel Adopo, svincolato dal Torino. A loro si aggiunge Emil Holm in prestito dallo Spezia
- Era invece un ritorno dal prestito alla Cremonese quello di Marco Carnesecchi, già campione d'Italia con la Primavera dell'Atalanta nel 2019, che contende un posto da titolare a Musso e si fa preferire in stagione. Una crescita esponenziale quella del 23enne romagnolo, che si inserisce tra i migliori portieri italiani e spinge per trovare posto in Nazionale
- Qualche lampo di classe in Premier, ma il prezzo d'acquisto di Ademola Lookman (9,35 milioni al Lipsia) non rispecchia il profilo di un attaccante sempre in doppia cifra nelle sue stagioni a Bergamo.
- Discorso diverso per Ederson, emerso nella Salernitana e pagato 22,9 milioni di euro (il terzo più caro di sempre tra i nerazzurri), ma il centrocampista brasiliano è diventato l'uomo in più in mezzo al campo per equilibrio ed energia. Al repertorio si aggiungono i gol, un plus per uno dei punti di forza dell'Atalanta
- Una parabola da predestinato quella di Giorgio Scalvini, già titolare l'anno precedente ma esaltante per mezzi e maturità. Non è un caso che il classe 2003 si sia già conquistato la Nazionale.
- Un diamante a costo zero dal settore giovanile come Matteo Ruggeri, bergamasco doc, che ha trovato spazio e conferme dopo il prestito a Salerno. La svolta è arrivata nella stagione in corso, quando si è imposto come titolare a sinistra trovando gol pesantissimi in Europa
- Ennesima futura plusvalenza da record nella storia dell'Atalanta, merito dell'evoluzione di un centrocampista totale. Pagato 14 milioni di euro all'AZ Alkmaar, Teun Koopmeiners giocava anche da difensore in Olanda come ha ricordato Gasperini. Schierato come mediano e soprattutto trequartista, 'RoboKoop' ha mostrato tutte le sue doti dalle geometrie alla qualità tecnica e dalla tenuta fisica al profilo da leader. E poi i tanti gol, lui che va in doppia cifra da due stagioni
- Detto dello scatto da titolare di Carnesecchi, la Dea aveva investito eccome sull'altro portiere in rosa: 20,5 milioni di euro per Juan Musso, protagonista tra alti e bassi nei primi due anni a Bergamo. L'avvicendamento con Carnesecchi l'ha premiato invece in Europa, lui che è stato la prima scelta di Gasperini dando le giuste garanzie nella marcia dell'Atalanta
- Già, perché l'esterno nerazzurro era già transitato nella Primavera e in prima squadra (stagione 2014/15). Ceduto al Torino e ricomprato dal Chelsea per 7 milioni di euro, Davide Zappacosta è tornato a correre sulla fascia con prestazioni importanti tra gol e assist. Duttile e prezioso nelle rotazioni sulle corsie, da sempre una zona chiave nel calcio di Gasperini
- Qui risale l'acquisto definitivo di entrambi, tuttavia Mario Pasalic era a Bergamo già da due anni in prestito dal Chelsea. Un prezzo totale di 17 milioni di euro per il croato, jolly tra centrocampo e attacco che ha già superato i 50 gol segnati in nerazzurro.
- L'Atalanta aveva pagato invece 14,5 milioni alla Lokomotiv Mosca per Aleksey Miranchuk, altro lusso dalla panchina che ha risolto più di una partita. Merito della sua creatività 'alla Papu Gomez'
- Dagli acquisti più recenti alla vecchia guardia, senatori capitanati da Marten De Roon. Dobbiamo tornare all'estate 2017 per ritrovare il mediano olandese, ricomprato a 16,7 milioni di euro dal Middlesbrough dopo essere stato ceduto l'anno precedente. Quasi 350 presenze con l'Atalanta: è 2° solo a Gianpaolo Bellini (435) nella storia del club.
- Nella stessa sessione di mercato arriva anche José Palomino, pagato 4,7 milioni al Ludogorets. Difensore da applausi a Bergamo, meno nell'ultimo biennio quando è scivolato nelle gerarchie
- Connazionale di De Roon, uno dei due soli superstiti nella primissima Atalanta di Gasperini nel 2016/17. Se oggi non è più una prima scelta dell'allenatore, Hans Hateboer ha fatto sfracelli per anni sulla destra insieme a Robin Gosens sulla fascia opposta. Ricordate i tantissimi gol 'da quinto a quinto' coi due esterni?
- L'anno seguente si aggregherà in pianta stabile anche Francesco Rossi, terzo portiere cresciuto nel vivaio e figura importante nello spogliatoio
- Berat Djimsiti e Rafael Toloi, veterani che erano già in prima squadra nella stagione 2015/16 con Reja in panchina come De Roon. Inizialmente ceduto come l'olandese, il centrale albanese maturò due anni in prestito con Avellino e Benevento prima di imporsi definitivamente da titolare. Chi invece ha vissuto in campo l'intera gestione Gasperini è l'italo-brasiliano, che sfiora le 300 presenze da atalantino e capitano. Ecco altri due cardini della Dea dei record, rinnovata nel tempo ma fedelissima ai suoi trascinatori
- Costo di acquisto della rosa: 211,03 mln di euro
- Valore attuale della rosa: 348,6 mln di euro
- Differenza: +137,57 mln di euro