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Napoli, le strategie di Conte sul mercato. Come si muoverà il club

Calciomercato

La prossima dovrà essere la stagione del riscatto per il club del presidente De Laurentiis, dopo la deludente annata post scudetto. Ecco come si muoveranno sul mercato club e Antonio Conte per dare un nuovo volto vincente al Napoli

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3-3-2-2-1: lo schema è del tutto inedito, il totale fa 11 e compone il nuovo Napoli di Conte. 3 acquisti in difesa per consolidare un reparto sul quale costruire, ricongiungendo la storia con l’immediato post scudetto oltre il ponte di un anno da dimenticare, investendo più di una estate fa. Buongiorno, il grande obiettivo, rappresenta a tutti gli effetti l’uomo nuovo, il baluardo al centro, il vero sostituto di Kim, dopo la parentesi Natan. Un anno dopo il no all’Atalanta, le ambizioni di Buongiorno possono attecchire in un Napoli che si è già assicurato il 22enne Rafa Marin, duttile difensore in prestito dal Real all’Alaves la scorsa stagione e Spinazzola, svincolato, che raggiunge Conte con 4 anni di ritardo. La valutazione dell’Inter legata alle sue condizioni fisiche a gennaio 2020, fece saltare un passaggio che pareva certo, con tanto di sbarco a Milano, visite e scambio con Politano già avviato alla conclusione. 3 rinforzi, 3 conferme: Meret, nel quale Conte ripone grande fiducia, Di Lorenzo, convinto a restare nonostante i saluti fossero già scritti e Kvara, per unire il nuovo ai grandi artefici dello scudetto. 2 di questi formano la struttura del centrocampo: Anguissa e Lobotka, imprescindibili. 2 i rientri destinati a rimanere: Caprile e Folorunsho. 1 invece non può che essere l’attaccante, anche in questo strano modulo. La partenza di Osimhen è garantita dalla promessa fatta dal presidente De Laurentiis, ma per diventare concreta, serve un’offerta all’altezza al di là della clausola da 120 mln. Per ora nulla di sostanziale, ma ad attendere, dietro la porta, c’è Lukaku, pronto a intervenire, come fece in modo decisivo 24 volte con Conte all’Inter nell’anno dello scudetto: parola chiave, a Napoli, per rievocare, ma soprattutto per ripetersi.