Guardiola a 'Che tempo che fa': "Addio al Manchester City? Non ho ancora deciso"

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In un'intervista a 'Che tempo che fa' Pep Guardiola parla del suo futuro al Manchester City e ricorda anche il suo trascorso a Brescia con Mazzone e Roberto Baggio, presente in collegamento in trasmissione

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Pep Guardiola riflette sul suo futuro, quella in corso potrebbe anche essere l'ultima stagione sulla panchina del Manchester City dopo nove anni in cui ha condotto i Citizens a vincere tutto, prima in Inghilterra e poi in Europa. Ma nulla è ancora deciso, come ha confermato lo stesso allenatore catalano a 'Che tempo che fa', ospite della trasmissione di Fabio Fazio sul canale Nove. "Lasciare il City? Non è vero, non ho ancora deciso. E non è vero neanche che sarò il prossimo allenatore dell'Inghilterra. Se avessi deciso lo direi... Neanche io lo so, tutto può succedere", le sue parole prima di una battuta scherzosa sul suo possibile ritorno in Italia "a patto che Baggio mi faccia da assistente".

Guardiola: "Messi il più forte di tutti i tempi"

Guardiola in precedenza aveva reso omaggio a Johan Cruijff: "Non mi immagino il mio percorso nel calcio senza la figura di Cruijff. Mi ha insegnato tanto a livello tattico, era un genio. Mi ha fatto innamorare del calcio", ha aggiunto. E a proposito di geni, impossibile non citare Leo Messi: "Il più forte di tutti i tempi, forse è una mancanza di rispetto nei confronti di Maradona e Pelè ma che privilegio averlo potuto ammirare in allenamento... Lui e tutta quella squadra del Barcellona erano la 'Grande Bellezza'". E a proposito dei blaugrana rivela: "Sono l'unica squadra che non vorrei affrontare in Champions League, sono troppo legato a quel club".

Lacrime e risate con Baggio

Guardiola ha ricordato anche il suo periodo italiano al Brescia di Carlo Mazzone. "Ero in tribuna allo stadio e, quando l'ho visto andare a protestare sotto la curva dell'Atalanta quel giorno, mi son detto 'Questo è il mio allenatore!'". Poi ancora "La prima volta mi ha detto: 'Aho, nun te volevo qui'. Poi siamo sempre stati molto legati". Presente in collegamento anche Roberto Baggio. I due si commuovono nel ricordare quegli anni: "Ho conosciuto Roby alla fine della sua carriera. Aveva un ginocchio che era una lavatrice ed era fortissimo. Posso immaginare quando era all'apice", dice Guardiola. Anche il Divin Codino ha parole al miele per il suo ex compagno e amico: "Pep prima di tutto è una brava persona, credo sia la base per arrivare dove è arrivato lui. Era sempre disponibile, aiutava tutti. Lui era già allenatore da giocatore, consigliava i suoi compagni e dava sempre qualcosa in più per farli migliorare".

Mazzone e l'aneddoto del cane

E che risate quando viene ricordato un aneddoto con protagonista Mazzone. "Baggio portava il cane all'allenamento, ma noi tutti glielo permettevamo. Perché lui era diverso", spiega Guardiola. Il Divin Codino a quel punto aggiunge: "Lo portai al campo, ma non sapevo che Mazzone aveva paura dei cani e che si era arrabbiato già con un mio compagno che giorni prima aveva fatto la stessa cosa portando il suo. Vide il cane e si arrabbiò ancora con il mio compagno, ma lui gli disse che era mio. Allora Mazzone cambiò subito atteggiamento: 'Ahò, e fatelo giocà. Dateglie un biscotto...'.