Marianucci verso il Napoli è il primo colpo di mercato: cosa ha convinto Conte

Dire che da quando abbia esordito, non si sia fermato più, non è del tutto corretto. Anche perché, a dirla tutta, Luca Marianucci di esordi in Serie A ne ha vissuti due. Uno, quello più preciso nei termini, è stato contro il Como il 4 novembre 2024: una manciata di minuti che gli è valsa tanta felicità e il più classico ma mai banale post su Instagram . L’altro è di qualche settimana dopo, contro la Juventus. E lì, invece sì, non si è più fermato. Anche perché se il primo è stato da subentrato, quello contro i bianconeri è stato da titolare. E poco importa che il risultato sia stato un pesantissimo 4-1 a sfavore della squadra di D’Aversa: la sua partita è stata buona, tanto da essere confermato titolare anche contro il Milan. Contro i rossoneri, il primo vero errore: un’espulsione diretta al 65’ per un calcio a Gimenez che gli ha fatto saltare due giornate. Peccati di gioventù, anche se in campo dimostra già una maturità interessante. Per non dire impressionante. Basti vedere come ha battuto l’ultimo rigore di Coppa Italia, quello che ha consentito di vincere sulla Juventus e approdare in semifinale contro il Bologna. Ma perché di Marianucci si parla tanto? Perché il blu dell’Empoli è destinato a diventare l’azzurro del Napoli. Tinte di blu Ecco l’indiscrezione che non è più nemmeno tale: il difensore centrale classe 2004, nato a Livorno ma cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, è vicinissimo a diventare un nuovo giocatore della società di De Laurentiis. Accordo trovato sulla base di 9 milioni di euro da perfezionare al termine della stagione. È vero che manchi solo la firma, per usare un’espressione tanto cara alle dinamiche del calciomercato, ma insomma sorprese non ce ne dovrebbero essere. Il suo arrivo confermerebbe la tendenza di Conte nel voler contare su difensori che indossano anche un’altra maglia azzurra, quella della Nazionale. In rosa c’è già Buongiorno e si aggiungerà Marianucci. Lo scorso gennaio si era tentato a lungo per Comuzzo. Ora si prova anche per Gatti. Una strategia precisa, che punta a valorizzare i giocatori di oggi ma anche di domani. E a proposito di Marianucci e Comuzzo, le differenze ci sono, ma non così enormi. Senza dubbio, non è un caso. Ci viene in soccorso Soccerment, con le Spiderchart che presentano dei confronti tra Mariuanucci e tre difensori: Comuzzo, appunto, ma anche Rrahmani e Buongiorno. Quello che emerge: una ottima capacità dell’attuale difensore dell’Empoli nei passaggi corti, nel numero dei contrasti e negli intercetti ogni 1000 tocchi degli avversari, risultando molto partecipe nella fase di costruzione della manovra. Rispetto ai due centrali già del Napoli, Marianucci deve migliorare nel passaggio lungo e nelle conduzioni palla al piede, ma è interessante notare come sembri un giocatore complementare, più che alternativo, a chi Conte ha a disposizione. E Comuzzo? L’indiscrezione di mercato è anche un indizio e sembra proprio allontanare il centrale della Fiorentina da Napoli. A livello di funzione, infatti, lui e Marianucci sono entrambi ball stopper, con un indicatore di similarità molto alto. Certo, ci sono delle differenze , ma sono qualità individuali specifiche, che non è detto non possano mutare in base alle richieste di un allenatore. Della serie: Marianucci sì, Comuzzo no. E poi c’è Gatti, per dare esperienza nazionale e internazionale a un Napoli tutto intenzionato a crescere. Con Conte in panchina. Ma questa è tutta un’altra storia...

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