La 'non-rivoluzione' di Damien Comolli è ufficialmente iniziata

Per un incrocio strano di tempi, decisioni e competizioni si può dire che la conferenza stampa di presentazione di Damien Comolli ha dato il via alla stagione 2025-2026 della Juventus. Ma contemporaneamente è corretto dire che ha anticipato di pochi giorni la partenza per l’America per il Mondiale per Club della Fifa, che di fatto è l’ultimo trofeo che i bianconeri possono provare a vincere in quest’annata calcistica, dopo aver lasciato per strada Supercoppa Italiana , Coppa Italia e Champions League e scudetto . Una stagione complicata, che si è chiusa si con un quarto posto vitale per le casse della società grazie alla qualificazione alla prossima Champions League ma che ha lasciato un retrogusto amaro, con conseguenze che sono diventate reali negli scorsi giorni. Una stagione in cui alla Juventus è stato esonerato un allenatore su cui c’era stato un investimento triennale , scelto uno ad interim che poi è stato confermato prima per l'esperienza in Usa e poi anche per la prossima stagione, ufficialmente proprio nella conferenza di Comolli , che in meno di 20 giorni ha azzerato una prima linea dirigenziale e creato un nuovo staff di lavoro. L’addio di Giuntoli e dei suoi collaboratori , con il contemporaneo passaggio all’Aston Villa nel ruolo di Ceo per Francesco Calvo hanno rivoluzionato un management in cui l’unico filo conduttore, oltre alla presenza del presidente Ferrero e dell’Ad Scanavino , resta Giorgio Chiellini, nuovo football strategy Director della Juventus. Di fatto in questi giorni si stanno costruendo le basi di quella che sarà la Juve del futuro, in cui c’è spazio ancora per due ruoli chiave, senza fretta eccessiva nella scelta dei profili: "Vorrei assumere due tipi di persone – ha detto Comolli alla presentazione - un Direttore Sportivo che si occuperà del calciomercato, con un occhio all'accademia e riporterà direttamente a me. Poi avremo un Direttore Tecnico che riporterà sempre a me e si occuperà della parte analitica, medica, tutto ciò che riguarda la performance”. Una base di una piramide che ha appunto nel Dg Comolli, la punta. E con cui si interfaccerà la proprietà nel futuro prossimo. Una piramide con una scritta su ciascuna delle quattro pareti: “Ossessione per la vittoria”. Un evergreen juventino. In tutta questa enorme trasformazione in cui mancano ancora i nomi di due pedine fondamentali, la Juventus, in vista del Mondiale per Club con la finestra di mercato speciale aperta proprio per i club protagonisti della nuova manifestazione, ha di fatto solo confermato la presenza di Kolo Muani, su cui c’è ottimismo per il rinnovo del prestito dal PSG anche per la prossima stagione. Confermato negli Usa anche Francisco Conceicao, su cui invece è difficile immaginare – alle cifre del contratto – un possibile riscatto per il futuro. E poi ha riaperto le porte della Continassa ad alcuni dei giocatori che erano in prestito. Sono così tornati ad allenarsi e saranno a disposizione sia Rugani che Kostic . Veiga invece ha chiuso la sua esperienza in bianconero. “Non sarà rivoluzione”, ha chiarito Comolli in merito al mercato che aspetta la società nei prossimi mesi, ma sicuramente si vedranno diverse facce nuove dalle parti della Continassa. Infine, una situazione molto importante e che al momento resta in bilico è quella di Dusan Vlahovic, in attesa che l’attaccante torni ad allenarsi a Torino e aggregarsi al gruppo che partirà per gli Usa. Il serbo ha ancora un anno di contratto ed è il giocatore con l’ingaggio più pesante all'interno della rosa . Comolli ha spiegato che dopo un colloquio telefonico della settimana scorsa dovrà parlare con il giocatore per capire insieme cosa fare. Uno snodo forte del mercato. La partita è aperta ma - a oggi - c’è la sensazione che il Mondiale per Club possa essere anche l’ultimo torneo che il numero 9 potrebbe giocare con la maglia della Juventus. Ma per andare via servono l’offerta e il club giusto. In attesa di scendere in campo nella notte tra il 18 e il 19 giugno a Washington contro l’Al-Ain per il via del Mondiale per Club , è iniziata ufficialmente l’era Comolli. Tra presente e futuro. Tra società e mercato.

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La 'non-rivoluzione' di Damien Comolli è ufficialmente iniziata

Francesco Cosatti