4 nomi (tra logica e suggestione) con cui l'IA sostituirebbe Reijnders al Milan

Da qualche giorno Tijjani Reijnders è un nuovo giocatore del Manchester City. Non c’è stato nemmeno il tempo di smaltire la delusione per i risultati della passata stagione e di assimilare il ritorno dopo più di un decennio di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan che il miglior giocatore per distacco dell’annata rossonera è partito verso la Premier League, sacrificato sull’altare del bilancio e delle plusvalenze per una cifra intorno ai 70 milioni di euro, tra parte fissa e bonus. “Giocare a San Siro è stato un sogno. D'ora in poi porterò il Milan nel cuore e sarò per sempre un rossonero. 𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐄 𝐌𝐈𝐋𝐋𝐄 𝐄 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 𝐅𝐎𝐑𝐙𝐀 𝐌𝐈𝐋𝐀𝐍”, ha scritto il centrocampista olandese su Instagram, accompagnando il saluto di rito ai tifosi del 'Diavolo' con alcuni scatti dei momenti più belli passati durante il suo biennio in Serie A. In attesa di capire cosa ne sarà di Theo Hernandez, Mike Maignan e Rafael Leao, gli altri pezzi pregiati in possibile odore di partenza della rosa rossonera, la cessione di Reijnders è stata un duro colpo per i tifosi del Milan. Intanto perché l’ex AZ Alkmaar, con le sue reti, i suoi inserimenti e il suo impegno in campo, aveva conquistato in pochissimo tempo un posto privilegiato nel cuore dei tifosi, riportando alla memoria – con le dovute proporzioni – le imprese dei grandi olandesi del passato. In secondo luogo perché l’aver ceduto il proprio miglior giocatore alle primissime battute del calciomercato estivo, al netto di un’offerta quasi irrinunciabile, conferisce al Milan un’aria da club più attento ai conti che alla competitività, lontano dalle migliori squadre europee per qualità ma anche per mentalità e intenti. In ogni caso qualcuno dal mercato arriverà, se non altro per semplici questioni numeriche. Qualche nome è stato fatto ma il profilo non è stato ancora individuato, possibile che si possa aspettare fino a dopo il Mondiale per Club per rimpiazzare l’olandese, nel caso dovesse sbucare dagli Usa qualche occasione. Ma cosa perde il Milan con la cessione di Reijnders? Di certo un centrocampista molto dinamico, intenso, capace di coprire vaste zone di campo e ruoli diversi, con ottime capacità di gestione palla ma soprattutto di inserimento, perché 10 gol per una mezz’ala sono un bottino difficile da colmare. Il giochino allora viene da sé: nell’epoca del moneyball e delle metriche avanzate, chi sceglierebbe l’intelligenza artificiale per rimpiazzare Reijnders nel centrocampo del Milan? Le regole di ingaggio sono semplici: un giocatore che abbia caratteristiche sia offensive sia difensive, capace di agire sulla trequarti ma all’occorrenza di agire anche davanti alla difesa, bravo nella gestione e nel recupero della palla. Bisogna stabilire anche un budget: 25 milioni, al massimo, simile alla cifra versata dai rossoneri all’AZ Alkmaar nell’estate del 2023. L’algoritmo di Soccerment, un po’ a sorpresa, ha fornito i seguenti risultati. Riqui Puig Classe 1999, 26 anni ancora da compiere, eppure già da tre stagioni in Mls, ai Los Angeles Galaxy. È un prodotto delle giovanili del Barcellona, dove ha fatto tutta la trafila fino alla prima squadra, con cui ha disputato 60 presenze. Fisico minuto, grande tecnica ed eccellente palleggiatore , Puig è stato uno dei primi europei a trasferirsi in un campionato fuori dal continente all’apice della carriera, ben prima del ‘boom’ di acquisti provenienti dall’Arabia Saudita. In Mls in questi anni si è distinto come un calciatore di qualità superiore, realizzando 20 gol e 14 assist in due campionati prima di rompersi il legamento crociato anteriore, da cui si sta ancora riprendendo. Prezzo? 20 milioni. Ilkay Gundogan Se Bonaventura è la soluzione romantica, Gundogan è quella ‘logica’. Il tedesco, uno dei fedelissimi di Guardiola, viaggia verso i 35 anni e non è utopia pensare che sia uno degli indiziati principali a cui l’acquisto di Reijnders andrà a togliere spazio. Nell’ultima stagione ha giocato 50 partite, segnando 3 reti e fornendo 7 assist, meno incisivo sotto porta ma più altruista rispetto a qualche stagione fa. Ha ancora un anno di contratto ma il prezzo per la cessione, intorno ai 10 milioni, è competitivo: il suo carisma e la sua esperienza internazionale ridarebbero entusiasmo all’intristito ambiente milanista, un po’ come successo – con le dovute proporzioni – a Napoli con l’arrivo di Kevin De Bruyne. Rodrigo De Paul Rispetto alla versione dell’Udinese, il De Paul di oggi è un altro tipo di giocatore. Con Simeone si è trasformato, passando da trequartista di inserimento a mezz’ala di sostanza davanti alla difesa: 3-2-3-3, sono i suoi gol in campionato con la maglia dell’Atletico Madrid, mentre è rimasto sempre molto prolifico per quanto riguarda il numero degli assist, che sono stati ben 10 in stagione. Rispetto a Reijnders è un giocatore che fornisce alla squadra più contributo nella costruzione ma meno nei paraggi della porta, oltre ad agire molto vicino alla corsia di destra, la zona opposta rispetto a quello dell’olandese. Il costo si aggira intorno ai 25 milioni di euro, ma è uno degli uomini di fiducia di Diego Simeone, che difficilmente ne farà a meno per la prossima stagione. Pascal Groß Nome di ‘nicchia’, per certi versi, ma conosciutissimo a chi segue la Premier League. Groß , oggi al Borussia Dortmund, è stato per almeno un decennio tra i migliori assist-man d’Europa, voce in cui è andato spesso in doppia cifra . Il gol, a differenza di Reijnders, non è mai stato il suo forte e a 34 anni – che compie proprio oggi – il suo contributo realizzativo sarebbe minimo, ma rimane un giocatore di grande esperienza e grande duttilità, come dimostrato anche in Nations League, dove è stato impiegato contro sia da mediano sia da esterno contro l’Italia nella doppia sfida di Nations League di marzo. Un prototipo di centrocampista che potrebbe piacere a Massimiliano Allegri, non molto suggestivo ma di certo utile, alla modica cifra di 7 milioni di euro. Per una questione di budget l’algoritmo non ha proposto soluzioni come Rovella e Ricci, mentre nonostante rientri nella spesa non è stato suggerito nemmeno il profilo di Xhaka, associato al Milan negli ultimi giorni. Curiosamente dalla ricerca non è emerso nemmeno il nome di Adrien Rabiot, ex pupillo di Massimiliano Allegri ai tempi della Juventus, che con Reijnders ha un ‘indice di similarità’ che oscilla tra l’85 e il 95% a seconda delle stagioni. Poi, per fortuna, c'è anche la componente umana e qui entra in gioco il nuovo direttore sportivo Igli Tare, che sta lavorando per rimpiazzare l'olandese con un profilo funzionale per il gioco di Allegri ma che allo stesso tempo porti entusiasmo all'ambiente Milan. L'intelligenza artificiale, per stavolta, meglio accantonarla. In fondo anche questa è la bellezza del calciomercato. L'unica certezza, come detto all'inizio, è che da qualche giorno Tijjani Reijnders è un nuovo giocatore del Manchester City. BONUS TRACK: Giacomo Bonaventura Fra i nomi proposti dall'IA è uscito anche il suo, a dimostrazione che anche i computer sanno essere 'romantici'. Sei stagioni ma mai sotto la gestione di Massimiliano Allegri. Versatilità e inserimenti non gli sono mai mancati, ma a quasi 36 anni il passo non è più quello di un tempo e aspettarsi che possa anche solo avere lo stesso impatto avuto alla Fiorentina è complicato. C’è poi il discorso legato alla competitività del campionato saudita, ben diverso dagli standard europei. Rispetto a Reijnders è un giocatore molto più offensivo e con meno caratteristiche di impostazione. Ma al cuore alle volte non si comanda, lo sa anche l’intelligenza artificiale. E il contratto è in scadenza al 30 giugno…

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