Il Milan secondo Tare: "Serve leadership, non sarà una rivoluzione"

Calciomercato

Le prime parole del nuovo direttore sportivo del Milan Igli Tare sui piani dei rossoneri. Da Modric a Leao, da Maignan alle priorità sul mercato fino alla ricerca di una punta "di spessore"

CALCIOMERCATO, NEWS E TRATTATIVE LIVE

Quello di essere il nuovo direttore sportivo del Milan, per Igli Tare è “un sogno”. Dice così ai giornalisti con cui ha parlato per la prima volta da nuovo dirigente dei rossoneri. “Da piccolo tifavo per questa squadra”. E ora eccoci qui. Con dei piani e delle idee che a poco a poco dovranno prendere forma, ma con un principio ben chiaro in testa: “Non sarà rivoluzione”.

"Modric qui per vincere"

Perché secondo il ds le qualità ci sono, ma “a mancare è stata la leadership all’interno dello spogliatoio. Uno come Modric potrebbe sembrare quasi un arrivo anomalo, ma in realtà non lo è: serve un punto di riferimento per la squadra”. E Luka, secondo la società, può esserlo. “La prima cosa che l’ex Real Madrid mi ha chiesto è stata se avremmo vinto il campionato, perché lui è tifoso del Milan, sì, ma vuole essere e fare il protagonista. A noi questa mentalità serve” ha proseguito Tare. Che ha fatto il punto della situazione reparto per reparto, a partire proprio dal centrocampo.

©Ansa

"A centrocampo ci saranno più interventi"

“È una scelta presa di comune accordo con l’allenatore, per aumentare la qualità del gioco della squadra - prosegue Tare -. La nostra ricerca al momento è verso un mediano basso: Musah è un buon giocatore ma a noi servono elementi con caratteristiche diverse. Lui può giocare a 2 o a 3 ma con altre prerogative rispetto a quelle che ci servono. E poi consideriamo che abbiamo anche Loftus-Cheek, che è uno dei centrocampisti più completi nel panorama europeo. I suoi infortuni andranno gestiti al meglio”.

"Theo voleva nuove sperienze. Maignan..."

La linea d’azione è stata stabilita anche per la difesa. “A noi servono un terzino sinistro e uno destro. E se andrà via un centrale, dovrà essere rimpiazzato”. Nomi non se ne fanno, ma su qualche singolo il ds si sofferma. “Maignan non è in partenza, per ora. Se tutto prosegue così, giocherà con il Milan anche il prossimo anno: con il Chelsea non si è trovato un accordo e lui è un punto di riferimento. Dentro e fuori dal campo”. Saluterà invece Theo Hernandez, che ha trovato l’accordo con l’Al-Hilal di Simone Inzaghi: “Nessuno mette in dubbio le sue qualità, ma aveva voglia di provare nuove esperienze”.

"Leao un campione. Ci serve un bomber d’area"

Come di esperienza ha bisogno Camarda, che verrà prestato al Lecce per un anno: “Abbiamo fatto un ragionamento sui giovani e abbiamo deciso che andrà via in prestito”. “In attacco” prosegue Tare, “stiamo cercando un altro giocatore che si metta in concorrenza con Gimenez. Ci serve un centravanti vero che faccia la differenza in area. Un elemento così manca, soprattutto dopo l’addio di Giroud”. Servono quindi difensori, un centrocampista e una punta. E l’esterno d’attacco? “Solo se andrà via un pari ruolo”. Che non sarà Leao. “È un campione vero, fondamentale per la nostra squadra e il nostro progetto. Io e il mister abbiamo parlato con lui: è stato una bella sorpresa. È un ragazzo competitivo, ci ha chiesto che Milan abbiamo in mente. È una pedina importante. Non abbiamo ricevuto offerte per lui, nessun passo è stato fatto da altri club”.

"Massima condivisione con Allegri"

Infine, il rapporto con Allegri, che “sento 4-5 volte al giorno. Con l’allenatore c’è condivisione assoluta di tutto. Dal primo contatto ho compreso il suo legame con il Milan, poi con un blitz a Lugano siamo riusciti a trovare l’accordo. Con l’allenatore vogliamo costruire una squadra compatta, che domini le partite, con giocatori di palleggio. Oltre ai giocatori che stiamo cercando, vedremo quali opportunità ci darà il mercato. Con Allegri abbiamo deciso di aspettare l’occasione giusta. A parte il centrocampista che agisca davanti alla difesa. Quella è la nostra priorità”.

CALCIO: SCELTI PER TE