Fiorentina, Paratici è l'uomo delle sfide. Può essere lui il profilo giusto per la Viola
CalciomercatoA Paratici piace scovare il talento e assemblarlo. Nella Juventus dei nove scudetti consecutivi, un'impresa sportiva che non si può dimenticare, la bravura è stata quella di costruire una squadra con tanta qualità ma con equilibri delicatissimi
Non è detto che Fabio Paratici possa essere considerato l'uomo delle rivoluzioni. Ma di sicuro è l'uomo delle sfide. E lo dimostra la trattativa con la Fiorentina: lasciare eventualmente il Tottenham per rientrare in Italia e sposare il progetto di una Viola in grandissima crisi è una sfida di quelle molto difficili da vincere. Perché il club di Commisso ha bisogno di rifondare (e qui, sì, il termina rivoluzione calza comunque bene) e gli serve una figura esperta di gestione societaria e soprattutto di campo, che sappia individuare il giocatore giusto al momento giusto.
Qualità ed equilibri
A Paratici piace scovare il talento e assemblarlo. Nella Juventus dei nove scudetti consecutivi, un'impresa sportiva che non si può dimenticare, la bravura è stata quella di costruire una squadra con tanta qualità ma con equilibri delicatissimi. Tutti giocatori, da Cristiano Ronaldo a cento milioni a Pirlo a parametro zero, funzionali a un progetto che in bianconero ha visto prima Conte e poi Allegri, con i quali Paratici ha sempre avuto un rapporto schietto: è la sua regola. Potrebbe essere un buon segnale per Vanoli, che cerca di trovare l'ingranaggio giusto dopo la vittoria con l'Udinese. La Fiorentina riparte da qui e, forse, da un dirigente con cui tratta l'intesa per quattro anni e mezzo; è la dimostrazione di un progetto a lunghissimo termine, per un'altra sfida da vincere. L'ennesima.
