Calciomercato Serie A, flop e meteore: Athirson, Domoraud, Andersson e gli altri
Quinta puntata del nostro viaggio tra i flop più clamorosi della Serie A, giocatori attesissimi che poi si sono rivelati come incredibili delusioni, tutt’oggi indimenticabili, per i tifosi e gli appassionati. Alcuni sono anche entrati nella storia del calciomercato, protagonisti di scambi inimmaginabili. Altri hanno lasciato il segno altrove, ma non in Italia. Li ricordate tutti? E sapete cosa fanno oggi? Scopritelo nella nostra gallery
- Trasferimento in Italia: arrivato dal Brasile alla Juve nella finestra di gennaio della stagione 2000/01 con l'etichetta di "nuovo Roberto Carlos", il terzino sinistro non riesce ad ambientarsi e disattende le aspettative. I bianconeri lo rispediscono in Brasile nella stagione successiva
- In Serie A: 5 presenze (Juventus)
- Oggi: è un allenatore (ultimo incarico al Blumenau, club della Serie B Catarinense brasiliana) e attualmente fa l'opinionista in tv. È stato anche agente e dirigente sportivo. È inoltre socio e consigliere di un'agenzia di comunicazione
- Trasferimento in Italia: centrocampista croato arrivato nel nostro Paese grazie alla Cremonese, ha giocato con il Monza prima di essere acquistato dal Milan, che lo girò in prestito al Vicenza. Più che per quanto fatto vedere in campo, è rimasto nella storia per essere entrato nell'ambito dell'affare che portò Pirlo dall'Inter ai rossoneri. Brncic non giocò mai con i nerazzurri
- In Serie A: 5 presenze (1 Milan, 4 Vicenza)
- Oggi: fa l'allenatore. Guida il RFC Liegi, la seconda squadra della città, in terza divisione belga
- Trasferimento in Italia: arrivato alla Juventus dall'Auxerre nella stagione 2004/05 come prospetto interessantissimo per il centrocampo, con la squadra di Capello non riesce a ritagliarsi un ruolo da protagonista e gioca solo diversi spezzoni di gara. Viene ceduto in prestito prima al Monaco, poi al Levante, prima di passare al Birmingham a titolo definitivo
- In Serie A: 14 presenze (Juventus)
- Oggi: fa la spola tra la Francia e la Costa d'Avorio, dove ha fondato un'accademia per giovani calciatori dai 6 ai 17 anni
- Trasferimento in Italia: voluto fortemente da Lippi all'Inter nel 1999/00 per ricreare la coppia di centrali di difesa del Marsiglia con Blanc, l'ivoriano dopo un avvio da titolare esce presto dai radar e chiude negativamente la sua avventura in nerazzurro. Dopo un prestito al Bastia, passa al Milan nell'ambito di uno scambio con Helveg, ma in rossonero non esordisce mai
- In Serie A: 6 presenze (Inter)
- Oggi: è membro della Federcalcio della Costa d'Avorio. Ha fondato un'accademia nel suo Paese ed è attivo anche in ambito immobiliare
- Trasferimento in Italia: arrivato giovanissimo alla Juventus su suggerimento di Sivori, in bianconero è chiuso da Pessotto ma figura nella rosa che conquista la Champions League nel '95/96. Dopo appena una stagione il ritorno in Argentina, al River, poi il Cruzeiro e nuovamente l'Italia, alla Lazio, nel 2002/03. Poca fortuna anche con i biancocelesti e addio nell'annata successiva
- In Serie A: 8 presenze (2 Juventus, 6 Lazio)
- Oggi: fa il commentatore sportivo in tv e opera nell'ambito della comunicazione. È anche stato ds del Cruzeiro
- Trasferimento in Italia: prelevato giovanissimo dalla Juventus nel 2000/01, in bianconero non esordisce mai e va in prestito allo Standard Liegi. Poi, nel 2004, diventa protagonista di uno degli scambi più clamorosi della storia del calcio: passa all'Inter in cambio di Fabio Cannavaro. In nerazzurro è la riserva di Toldo, in A gioca anche con il Cagliari prima di lasciare l'Italia al termine della stagione 2006/07
- In Serie A: 12 presenze (4 Inter, 8 Cagliari)
- Oggi: dopo diversi anni da opinionista sportivo, si è dedicato alla famiglia
- Trasferimento in Italia: portiere della Nazionale svedese, l'Ancona lo preleva in prestito dal Celtic nel mercato di gennaio della stagione 2003/04 ma in Italia non riesce ad ambientarsi. Solo pochi spezzoni nel nostro campionato, prima di tornare in Scozia e di chiudere la carriera al Chelsea come quarto portiere
- In Serie A: 3 presenze (Ancona)
- Oggi: è rimasto nel mondo del calcio in qualità di agente e consulente sportivo. Tiene anche corsi di mental-coaching
- Trasferimento in Italia: esterno offensivo di belle speranze, noto soprattutto perché fratello minore di Stephane, passato all'Inter, Dalmat viene acquistato dal Lecce nel 2004 ma in Salento non lascia tracce. Dopo una sola stagione lascia il nostro campionato per fare ritorno al Grenoble, in Francia
- In Serie A: 7 presenze, 1 gol (Lecce)
- Oggi: si è da poco ritirato dal calcio giocato. L'ultima esperienza con il Solieres, in Belgio, nel 2021/22
- Trasferimento in Italia: il Napoli neopromosso lo acquista nel 2000 come giovane promessa del calcio africano, ma in azzurro il difensore nigeriano - da molti accostato a Thuram - non vede mai il campo. Non entra in sintonia con i metodi di lavoro di Zeman, non gli va meglio nemmeno con Mondonico. Dopo un anno non può far altro che tornare allo Standard Liegi
- In Serie A: 0 presenze (Napoli)
- Oggi: dopo il ritiro ha preso il diploma in Football Management e Scouting e ha iniziato la carriera di intermediario. È inoltre appasionato d'arte
- Trasferimento in Italia: grande protagonista in Cile con il Colo Colo, il Bologna lo acquista alla fine degli anni '80, preferendolo al giovane e allora sconosciuto Ivan Zamorano. Un grave infortunio in Coppa Italia contro il Napoli, la rottura del legamento crociato, ne segna l'esperienza in rossoblù. Rientra nel girone di ritorno, ma non trova mai la forma e lascia l'Emilia dopo un anno
- In Serie A: 14 presenze (Bologna)
- Oggi: è un procuratore sportivo. Tra gli altri, ha portato in Italia Mauricio Pinilla. Ha anche gestito una scuola calcio a Santiago
- Trasferimento in Italia: arriva al Livorno nel 2007/08, dopo essere stato protagonista assoluto con caterve di gol all'inizio degli anni 2000 con la maglia del Deportivo La Coruna. In Toscana, però, sebbene giochi spesso, il centravanti spagnolo non riesce a incidere. Al termine della stagione vola al West Ham
- In Serie A: 21 presenze, 1 gol (Livorno)
- Oggi: allena la squadra della sua città, l'Atletico Algabeño. È spesso ospite di trasmissioni sportive in tv
- Trasferimento in Italia: in Serie A c'è già il suo omonimo Kennet, protagonista con Bari prima e Bologna poi, così il Milan nel '97 decide di puntare su di lui. Per l'attaccante svedese dall'indimenticabile ciuffo biondo l'avventura in rossonero dura solo pochi mesi. A gennaio del '98 viene ceduto al Newcastle
- In Serie A: 12 presenze, 1 gol (Milan)
- Oggi: è stato nello staff tecnico dell’AIK Stoccolma ed è diventato opinionista sportivo per un'importante emittente svedese e per un canale dedicato all’hockey su ghiaccio, sua altra grande passione
- Trasferimento in Italia: arrivato all'Udinese nel '99 tra mille promesse dopo gli ottimi numeri mostrati in Brasile, la sua esperienza non è fortunata ed è legato soprattutto alla vicenda dei passaporti falsi. È suo, infatti, il primo documento irregolare trovato all'aeroporto di Cracovia che dà il via all'indagine. Torna in patria senza poter lasciare il segno sul campo
- In Serie A: 37 presenze, 3 gol (Udinese)
- Oggi: fa l'allenatore. Ultima esperienza al Sousa, club della Serie D brasiliana
- Trasferimento in Italia: arriva nel 2003 sulla scia dei connazionali Nakata e Nakamura, ma alla Sampdoria l'impatto non è dei migliori. L'anno dopo passa al Messina neopromosso: rimane in Sicilia per un anno e mezzo, ma con il calcio italiano la scintilla non scocca e fa ritorno in Giappone
- In Serie A: 44 presenze (15 Sampdoria, 29 Messina)
- Oggi: è l'allenatore dell'Under 18 dei Kashima Antlers, il club che lo ha lanciato. Prima è stato anche vice-allenatore della prima squadra
- Trasferimento in Italia: Walter Sabatini, allora ds della Roma, lo acquista dal Nantes appena ventenne nel 2011, ma con i giallorossi in prima squadra non esordisce mai e si fa vedere solo con la formazione Primavera, con la quale vince la Coppa Italia. Nel 2013 viene ceduto in prestito allo Standard Liegi e poi all'Ujpest
- In Serie A: 0 presenze (Roma)
- Oggi: dopo diverse stagioni nel Fehervar, in Ungheria, si è appena trasferito al Le Havre, in Ligue 1. È un pilasto della Nazionale ungherese. Francese di nascita, è stato infatti naturalizzato
- Trasferimento in Italia: un colpo in pieno stile Gaucci, che nel 2003 si assicura l'attaccante inglese, talento dalla testa calda. A inizio stagione trascina la squadra di Cosmi alla vittoria in Intertoto, poi il rendimento cala e non riesce ad evitare la retrocessione. Al termine dell'annata viene ceduto in prestito al Blackburn e poi a titolo definitivo al Charlton
- In Serie A: 26 presenze, 4 gol (Perugia)
- Oggi: dopo il ritiro è diventato un imprenditore. Ha inoltre un'agenzia di marketing in ambito sportivo e partecipa a diverse trasmissioni tv
- Trasferimento in Italia: promessa del calcio sudamericano, il Piacenza lo prende nel 2002, poco più che ventenne, come vice-Hubner e diventa il quarto straniero nella storia del club emiliano. Quando viene mandato in campo, però, non vede mai la porta e alcuni errori sono grossolani. La squadra retrocede e lui torna in patria
- In Serie A: 7 presenze (Piacenza)
- Oggi: fa l'agente sportivo
- Trasferimento in Italia: i gol segnati a raffica nell'allora Jugoslavia convincono l'Empoli, al suo secondo massimo campionato, a investire su di lui nel 1987, ma Cop in Toscana si rivela un pesce fuor d'acqua. Tante difficoltà di ambientamento, mai un guizzo vincente e il campo visto col contagocce. Inevitabile la cessione a fine anno
- In Serie A: 9 presenze (Empoli)
- Oggi: è diventato allenatore. È padre di Duje Cop, che ha giocato con il Cagliari e con la Nazionale croata
- Trasferimento in Italia: attaccante australiano di origini italiane, la Cremonese lo ingaggia nel 1995 e nonostante un buon numero di presenze non riesce ad incidere in zona gol e non evita la retrocessione. Rimane in grigiorosso anche nell'annata successiva, in Serie B
- In Serie A: 22 presenze, 2 gol (Cremonese)
- Oggi: è l'allenatore del Western United, club australiano dove ha giocato anche Alessandro Diamanti. Ha vinto il campionato 2021/22
- Trasferimento in Italia: conosciuto per il suo carattere fumantino - celebre la gomitata a Inzaghi in Champions quando giocava nel Monaco e affrontò la Juve -, il Torino lo acquista nel 1999 e anche in granata mantiene fede alla sua fama. Poche giocate indimenticabili, tante invece le risse in campo
- In Serie A: 14 presenze (Torino)
- Oggi: ha lasciato il mondo del calcio