De Ketelaere al Milan, storia e curiosità sul prossimo giocatore rossonero
Ha un gran talento e in Belgio lo considerano il campione su cui scommettere. A Bruges si è consacrato da re, come il suo idolo King Roger, e ora è pronto ad iniziare la sua nuova avventura al Milan lasciando la patria con un dato da record. Dal passato nel tennis, nel quale aveva un gran rovescio, al legame con Ibra tramite il suo agente che era un ex compagno dello svedese: ecco 17 curiosità su Charles De Ketelaere
- Il cognome non è dei più semplici, tant'è che in Italia qualcuno si è già affrettato a chiamarlo con il nome di battesimo Charles o con l'acronimo CDK. A svelare l'esatta pronuncia è stato proprio Paolo Maldini che ha implicitamente ammesso le sue ambizioni di mercato quando, durante la conferenza stampa di presentazione di Origi, corresse la traduttrice: "Si pronuncia De Keteler"
- Nessuna paura del grande salto né di allontanarsi dal Belgio. Personalità e coraggio mostrati fin da piccolo, quando lasciava casa per svolgere i primi tornei in Francia. I suoi compagni soffrivano l'assenza dei genitori, lui pensava solo al campo e sognava di diventare un campione nonostante la madre sia una delle figure chiavi della sua vita
- Prima di dedicarsi esclusivamente al calcio, De Ketelaere è stato anche un promettente tennista, campione fiammingo nella sua fascia d'età a 10 anni e con uno splendido rovescio come il suo idolo Federer. Poi ha lasciato perché "il tennis è molto più conflittuale quando perdi - come spiegato a Het Nieuwsblad -. Nel calcio è più facile trovare scuse, nel tennis ci sei solo tu e non riuscivo a gestire i miei errori". Birger Van de Velde, suo ex allenatore, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport che il belga ha vinto anche un torneo amatoriale di judo
- Calcio che è stata la sua unica via in fase adolescenziale, ma non tutto è filato liscio. A 16 anni infatti, in pieno sviluppo, era tormentato dai problemi al ginocchio. "Finirà mai questo dolore?" si chiedeva sconfortato il giovane Charles, mentre la madre andava piangendo dagli allenatori del figlio per sfogare le sue preoccupazioni. Problemi alla fine superati e che non hanno contrastato la sua ascesa
- Finora ha collezionato 8 presenze con la maglia del Belgio. Il suo esordio con la Nazionale maggiore è arrivato l'11 novembre 2020, contro la Svizzera, mentre durante la seconda partita ha trovato quello che resta al momento l'unico gol. Contro chi? Proprio contro l'Italia, rete segnata a Gigi Donnarumma: passato e futuro del Milan
- In Italia il giocatore belga ci era già stato nel 2019, partecipando con il suo Bruges al Torneo di Viareggio. De Ketealere aveva subito lasciato il segno, segnando sia contro il Viareggio che contro la Ternana, eliminato solo in semifinale ai rigori per mano del Bologna
- La trequarti è sicuramente la zona di campo che predilige e che ha occupato maggiormente nel corso della sua giovane carriera, prevalentemente sul lato destro o centrale. Il non dare punti di riferimento è proprio una delle sue qualità, caratteristica che lo hanno collocato alcune volte anche come mezzala e addirittura difensore centrale a livello giovanile. Nell'ultimo anno ha giocato soprattutto come falso nueve, ruolo in cui il Milan è tuttavia ben coperto
- In attesa di vederli giocare insieme, c'è già un legame che unisce De Ketalere e Ibrahimovic. È Tom De Mul, agente del belga che ha curato la trattativa con i rossoneri ed ex compagno di squadra dello svedese ai tempi dell'Ajax
- Dopo aver brillato con le giovanili, l'esordio di CDK con la prima squadra del Bruges è arrivato il 25 settembre 2019, in Coppa di Belgio. Il debutto in Champions, invece, è arrivato un mese prima rispetto al campionato, nella gara persa 5-0 contro il Psg. Con 16 presenze (e 2 gol) sarebbe il più esperto nella competizione tra i rossoneri dopo Ibra, Giroud e Florenzi
- Nel dicembre 2020 ha vinto il premio come sportivo più promettente dell'anno ai Belgian Sports Awards, riconoscimento che in precedenza era andato a Romelu Lukaku, Divock Origi e al tennista Kim Clijsters. Segno di come sia riconosciuto in tutto il Paese come un talento da coccolare
- All'inizio di quest'anno CDK ha ricevuto la Scarpa d'Oro belga, premio assegnato al miglior calciatore della Jupiler League della passata stagione (chiusa con 14 gol). Nello scatto il belga è accompagnato dalla famiglia e dalla fidanzata Jozefien Van de Velde
- Se il calcio non gli avesse garantito un futuro, De Ketelaere aveva già l'alternativa pronta. Il classe 2001, infatti, si era iscritto a Giurisprudenza, corso che ha abbandonato dopo essersi consacrato tra i professionisti
- Identificarsi con i nuovi colori sarà uno dei passi principali del talento 21enne. Finora, infatti, ha sempre vestito il nerazzurro del Bruges, modello che ora rappresenterà gli avversari dell'Inter. Chissà se prenderà ancora il 90 (ha indossato anche il 10 nelle giovanili), numero curiosamente scelto sull'altra sponda da Lukaku, belga come lui. Una sfida nella sfida, con i milanisti pronti a chiedergli, come questo bambino, "mi dai la maglia?"
- I tifosi del Bruges lo hanno soprannominato "King Charles". Se oltre 10 anni fa arrivava un Principe a Milano a far sognare i tifosi nerazzurri, adesso c'è un Re pronto a far innamorare il popolo rossonero
- Charles De Ketelaere lascia la sua patria e il campionato belga con un dato da record: con 35 milioni circa tra parte fissa e bonus, sua è la cessione più costosa di sempre nella storia della Jupiler League, battendo il precedente primato di Jonathan David al Lille per 27 milioni
- Timido fuori, ma trascinatore in campo. Il suo tifo per il Bruges lo ha trasformato spesso anche in un capo-ultrà al termine delle partite: megafono in mano, pronto a far partire i cori della sua curva. E non si è neanche risparmiato in occasione dell'ultima sfida di Supercoppa quando, rimasto in panchina tutta la partita, è andato a festeggiare la vittoria finale con i tifosi e il celebre ritornello: "We are Bruges, Super Bruges, We are wonderful"
- A differenza di tanti suoi coetanei, non ama molto i social e cerca di dedicarsi alla sua vita privata senza dare nell'occhio. Si rilassa con libri e freccette, pubblica pochi post, la maggior parte dei quali riguardano momenti di campo. Un paio lo ritraggono in compagnia della fidanzata Jozefien Van de Velde, conosciuta ai tempi delle superiori e oggi studentessa di odontoiatria all'Università di Gent, appassionata di cavalli e sua grande sostenitrice: "Manterrà i piedi per terra, altrimenti io e la sua famiglia gli diremo di calmarsi"