Calciomercato, Barça: presentati i nuovi gioielli. I profili di Arthur e Lenglet

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I nuovi acquisti del Barça: Arthur, brasiliano, 21 anni e Lenglet, francese, 23 anni
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Il club blaugrana ha ufficializzato i suoi due nuovi acquisti, costati 76 milioni di euro. Il brasiliano Arthur è considerato "il nuovo Iniesta", mentre il difensore francese va ad arricchire un reparto di cui Valverde si fida poco

IL TABELLONE DEL CALCIOMERCATO

Giornata di presentazioni ufficiali in casa Barça: il club catalano ha infatti dato il benvenuto al centrocampista brasiliano Arthur e al difensore francese Clement Lenglet, due giovani su cui si punta molto a Barcellona. Foto di rito, firma del contratto, palleggi con la nuova divisa al Camp Nou: tutto ampliamente documentato attraverso il profilo twitter del club. 76 i milioni spesi per assicurarseli.

Chi è Arthur

Ha messo subito le cose in chiaro: “Non sono né Xavi né Iniesta, sono Arthur”. Il fatto è che il Barcellona pare crederci parecchio in questo ragazzo (22 anni ad agosto) brasiliano, prelevato dal Gremio per 40 milioni di euro (31 più 9 di bonus) e presentato al Camp Nou in grande stile. Insomma, lui rifiuta il paragone immediatamente avanzato da media e tifosi con i due grandissimi che hanno fatto la storia del club, però la pressione gliela fanno sentire eccome. Detto della cifra pagata per strapparlo alla concorrenza (in passato l’aveva seguito anche l’Inter), possiamo aggiungere che il contratto che ha appena firmato scadrà nel 2024 e che la clausola di rescissione si aggira sui 400 milioni. “Un onore essere accostato a Xavi e Iniesta, ho sempre sognato di giocare nel Barcellona, sono certo che imparerò molto dai miei nuovi compagni e voglio fare la storia di questo club lavorando sodo”. Non si è scostato dal solito copione, nelle prime dichiarazioni: ma nemmeno il Barça si è allontanato troppo dai canoni con cui negli ultimi anni ha scelto i suoi giocatori. Grande talento, tecnica sopraffina tipica di chi dà del tu al pallone (fondamentale per integrarsi nei meccanismi blaugrana) e di chi è cresciuto a pane e futsal come succede all’inizio delle storie di tanti campioni brasiliani; fisico tutto sommato minuto (1.72 di altezza, 67 kg di peso): si torna sempre a quei due che lì in mezzo al campo hanno segnato un’epoca.

Cresciuto nelle giovanili del Goias, Arthur Melo è poi approdato al Gremio allenato da Scolari, che lo fa esordire nel campionato brasiliano. È sotto la guida dell’ex bidone giallorosso Renato Portaluppi, però, che si impone come un pilastro della squadra, grazie anche a una grande personalità. “Mi piace avere la palla tra i piedi”, dice. “Amo i passaggi corti e il gioco rapido”. Saranno contenti a Barcellona. Vince la Libertadores nel 2017, al termine della sua prima vera stagione viene eletto “rivelazione del campionato”. Nello stesso anno arriva anche la gioia più grande (Arthur, semplicemente, commenta così: “Mi fanno male le mascelle da quanto ho sorriso. È un sogno che si realizza. Mio padre ha pianto”), la convocazione del Ct Tite nella nazionale brasiliana per le gare di qualificazione contro Bolivia e Cile.

Non chiedetegli i gol (nella stagione appena iniziata in Brasile ne ha segnato uno in 10 gare), piuttosto organizzazione di gioco ad alta velocità e perfezione nel passaggio (recordman di passaggi riusciti nel Brasilerao 2017), le caratteristiche con cui si è messo in luce in Brasile e che hanno fatto cadere la scelta su di lui al momento di dover reinvestire i 50 milioni incassati dal Guangzhou per Paulinho.

Chi è Clement Lenglet

Viene dalla Liga, invece, l’altro nuovo acquisto, il francese Clement Lenglet prelevato dal Siviglia anche in questo caso senza badare a spese. Pagata la clausola di 35,9 milioni, contratto fino al 2023 e prezzo fissato a 300 milioni per chi ci si volesse avvicinare. Francese classe ’95 (23 anni da poco compiuti), si tratta di un centrale mancino con buoni mezzi fisici (1.86 per 81kg), senso della posizione, forte nell’anticipo. Cresciuto nel Nancy, è approdato a Siviglia nel gennaio 2017: 34 presenze arricchite da 3 gol nella passata stagione con anche Montella allenatore. Battuta la concorrenza del Manchester United che lo seguiva con interesse. Anche nel suo caso, le aspettative da parte del Barça sono alte, anche se viene visto soprattutto come un investimento per il futuro data la giovane età. Al momento va ad arricchire il parco difensori a disposizione di Valverde, che non ha dubbi sulla coppia di centrali Piqué-Umtiti ma si fida meno del colombiano Yerry Mina, la cui conferma verrà decisa solo al termine del Mondiale, e della tenuta fisica di Vermaelen.