Per l'ex milanista terza avventura in Brasile e seconda col San Paolo, dove giocò tra 2014 e 2016. Battuta la concorrenza di Palmeiras e Santos. Stando ai media brasiliani, rifiutate super offerte da Cina e Turchia
"Qui il cuore batte più forte" recita il messaggio su Twitter del San Paolo. Sotto il video dei tanti che battono la mano destra sul petto, proprio vicino al Tricolor Paulista che ora Pato indosserà per la seconda volta in carriera. L'ex Papero milanista ha firmato di nuovo coi brasiliani: un contratto valido fino al dicembre del 2022, dopo che il club - stando a quanto scrive Globo Esporte - ha battuto la concorrenza interna di Palmeiras e Santos. Per Pato offerte anche dalla Cina (sul piatto un contratto da ben 14 milioni di euro) e dal Galatasaray, che avrebbe invece offerto un ingaggio sui 6 milioni di euro annui. Sempre secondo i media brasiliani l'ex rossonero guadagnerà invece molto meno nella sua avventura bis al San Paolo, ma il club verserà al giocatore il rimborso dei due milioni e mezzo di euro che lo stesso Pato ha pagato per rescindere il precedente contratto col Tianjin Tianhai.
Per il Papero si tratta della terza avventura in Brasile, dopo quella del 2013 nel Corinthians (quando lasciò definitivamente il Milan), e dopo la prima di sempre col suo debutto nell'Internacional di Porto Alegre (da cui il Milan lo acquistò). Nel San Paolo non potrà disputare il campionato Paulista in quanto le iscrizioni sono scadute il 22 marzo, ma potrà scendere in campo nel Brasileirão già dal primo match contro il Botafogo del prossimo 28 aprile.
I suoi numeri tra Brasile e Oriente
La parentesi in Cina dell'ex Milan si chiude così dopo due stagioni, senza trofei in bacheca e con 36 gol messi a segno in 60 presenze. Sul comunicato ufficiale del San Paolo elencati, invece, i numeri della sua precedente avventura dalle parti del Morumbi, durata dal febbraio 2014 al gennaio del 2016, quando il Corinthians lo riportò a casa solo per rigirarlo in prestito al Chelsea. Con la maglia del Tricolor Paulista l'inizio in salita con la contestazione dei tifosi (dovuta all'arrivo di un calciatore da una squadra rivale), poi convinti dai suoi primi gol: 38 in 101 presenze in totale. Ben 26 arrivarono solo nel 2015, numero che gli valse il record di capocannoniere stagionale del club, ancora imbattuto da quel giorno.