Jesús Rodriguez è l'unicorno del calcio europeo

Cesc Fàbregas si è innamorato di un giocatore atipico. Ha il fisico da centravanti ma dribbla come Nico Williams. Gioca ala d’attacco ma recupera palloni come un mediano. E soprattutto ha solo diciannove anni. Jesús Rodríguez, ala sinistra del Betis, è l’unicorno del calcio europeo e per questo costa carissimo. Unico, quasi introvabile. E presto potrebbe diventare la nuova perla del Como. Il gol all’Italia e la clausola da 50 milioni L’Italia ha già imparato a conoscerlo. Proprio pochi giorni fa, all’Europeo U21, Jesús ha segnato il gol che ha regalato alla sua Spagna il pareggio contro gli Azzurrini. Con un bel movimento senza palla è apparso in area nel posto giusto al momento giusto. Raúl Moro l’ha servito dietro il dischetto del rigore con un cut-back preciso. Destro sicuro all’angolo, Zacchi battuto. Una rete che pesa. Non tanto per la Spagna quanto… per il Betis. Gol durante il mercato, la miglior combinazione. E infatti a Siviglia erano sicuri sarebbe partita un’asta. Lo voleva l’Aston Villa di Emery ma a spuntarla è stato il Como di Fabregas. Guarda caso, due spagnoli. Rodríguez ha una clausola rescissoria da 50 milioni ma il Como è riuscito a trovare l'accordo per circa 27 milioni e lasciando una percentuale sulla rivendita al Betis. Potrebbe diventare l'acquisto più costoso del club, ma un unicorno vale oro, poco importa se ha giocato solo 22 partite da titolare tra i grandi. Il testimone di Diao La sua è stata una stagione d’esordio mica da ridere. Jesús, a inizio anno, giocava ancora nella seconda squadra del Betis in terza serie. E fino a dicembre non aveva mai messo piede in campo con i grandi. Dal suo esordio in Liga sono passati solo sette mesi e sembrano già un’eternità. Sia da ala sinistra che a destra, il classe 2005 si è dimostrato più che pronto ai ritmi della Liga. Tutto grazie… al Como. Sì, perché per uno strano intreccio di destini, Jesús ha trovato continuità nelle rotazioni di Manuel Pellegrini solo dopo l’addio di Assane Diao in direzione Italia. Stessa età, stesso ruolo. I due sono cresciuti insieme nel vivaio e sono amici. Uno ha raccolto il testimone dell’altro. E ora potrebbero ritrovarsi alla corte di Cesc, l’uomo che ha creato Diao e, indirettamente, pure Jesús. Progressioni alla Bale e tanto sacrificio: i numeri di Jesús Rodríguez Ventidue partite da titolare tra i grandi, dicevamo. Più altre dieci da subentrato. Ogni sua presenza, oggi, vale circa un milione: Jesús Rodríguez costa tanto perché ha un potenziale enorme ed è un giocatore unico nel suo genere. 185 centimetri, esplosività e larghe falcate: se parte nello spazio, chi lo prende? Per questo c’è chi lo paragona a Gareth Bale. Ma Jesús non ha — ancora — lo scatto bruciante dell’ex Real Madrid. Piuttosto combina ottime doti atletiche con tanta tecnica nel dribbling – 36,6% di successo, a fronte del 37,8% di un top del ruolo come Nico Williams. E soprattutto eccelle nel pressing: dopo un solo mese in prima squadra era al 99° percentile tra gli esterni della Liga per palloni recuperati ogni novanta minuti. Jesús è raro per questo: interrompe la manovra avversaria e avvia quella dei suoi compagni. Qualità e soprattutto sacrificio. Ciò che i numeri, a un primo sguardo, non dicono. Certo, deve migliorare in fase realizzativa e avrà tutto il tempo per farlo — solo tre gol e due assist con il Betis — ma il suo apporto è stato comunque fondamentale. Non a caso, a lui aveva pensato anche il Napoli campione d’Italia. Il direttore sportivo Giovanni Manna, suo grande estimatore, ha chiesto informazioni al Betis durante una missione a Siviglia poche settimane fa. Ma la trattativa non è proseguita perché gli azzurri hanno scelto di puntare su profili più esperti, da Ndoye a Sancho e Chiesa. E allora il Como spera di approfittarne. Dopo il successo dell’operazione Diao, Fàbregas spera di potersi ripetere con Jesús. Un ragazzino di diciannove anni — compirà i venti a novembre — con il ciuffo biondo e la cara de niño . Un metro e ottantacinque di strappi, dribbling e pressione. Un diamante grezzo dal potenziale altissimo, che Cesc vuole far brillare in Serie A.

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Jesús Rodriguez è l'unicorno del calcio europeo

Luca Bendoni