Calciomercato, rapporto Fifa: tanti investimenti sui giovani in Serie A, ma pochi sugli italiani

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Il rapporto Fifa Transfer window Analysis aggiunge altri dettagli sul mercato di gennaio più dispendioso di sempre. La Serie A è tornata a investire sui giovani: 23 anni l’età media degli acquisti (ha fatto meglio solo la Premier). Sono però pochi gli italiani. E diminuisce anche il numero dei parametri zero

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Il calciomercato di gennaio non è stato entusiasmante per la Serie A, a differenza invece di quanto accaduto nel resto d’Europa. Record polverizzati e mai così tanti soldi investiti in un mercato da sempre definito di “riparazione” che ormai non si può più chiamare tale. Il massimo campionato italiano ha speso poco, al nono posto in Europa per soldi investiti per i trasferimenti in entrata. Eppure quello che emerge dal Transfer window Analysis pubblicato dalla Fifa sui cinque principali campionati europei (Inghilterra, Spagna, Germania, Francia e Italia) è una tendenza del nostro calcio a investire sui giovani, di nuovo. La Serie A è infatti seconda solo alla Premier come età media più bassa di trasferimenti in entrata. 22 anni e due mesi il dato in Inghilterra, col 68,8% di nuovi giocatori entrati nel campionato dai 23 anni di età in giù. In Italia la media età dei nuovi giocatori è invece di 23 anni esatti, col 60% di trasferimenti totali dedicati alla fascia più giovane del calcio (4,3% minori di 18 anni, 55,7% di età compresa tra i 18 e i 23).

Pochi italiani

Un dato positivo, nonostante i pochi soldi spesi. Eppure, accanto al numero soddisfacente di nuovi giovani talenti in ingresso c’è quello meno esaltante sulle principali nazionalità dei nuovi acquisti. I numeri presi in questione sono dei giocatori letteralmente “entrati” nella Serie A, dunque provenienti da altri campionati, essi siano serie minori o campionati esteri: solo 7 italiani in ingresso. A parità con i croati e un passo indietro agli 8 brasiliani entrati nel nostro campionato. Un dato in netta controtendenza con quanto successo nel resto d’Europa. In Inghilterra infatti (nei vari trasferimenti, tra definitivi e prestiti) sono stati acquistati 51 inglesi, in Spagna 42 spagnoli, in Germania 19 tedeschi e in Francia 30 francesi. Un dato a confermare quella tendenza storica del mercato all’italiana, spesso rivolto prima verso l’estero che verso i talenti di casa propria.

Meno svincolati

Altro dato significativo emerso dal rapporto Fifa Transfer window Analysis circa l’esperienza italiana nell’ultimo gennaio è anche quello sugli svincolati. La Serie A ha ingaggiato infatti soltanto 11 giocatori senza contratto. Quei classici svincolati spesso molto criticati e che non sempre possono portare un vero valore in più alla squadra. Un numero molto inferiore agli altri quattro top campionati europei. La Premier ha infatti ingaggiato 31 giocatori senza contratto, La Ligue 1 40, la Bundes 52 e la Liga addirittura 67.

Mai così tanti milioni

Il dato generale che emerge però da tutta la statistica è quella di un mercato di gennaio ricchissimo di spese. Mai infatti erano stati investiti così tanti soldi a metà stagione. E se è vero che il numero degli acquisti, rispetto alla precedente sessione invernale, è addirittura diminuito: dai 536 del gennaio 2017 ai 530 colpi del 2018 (-1,1%); è altrettanto vero che il dato relativo ai milioni spesi è invece aumentato clamorosamente, del 70,6%. Con 979,1 milioni investiti rispetto ai 574 dell’anno precedente.