Calciomercato Napoli, il futuro di Sarri è un enigma. Se parte, ecco i possibili sostituti

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Il club incontrerà l’allenatore al termine del campionato per capire se ci sono i presupposti per proseguire insieme. In alternativa, diversi i candidati per la panchina azzurra

Il futuro è ricco di incognite, per un Napoli che dai sogni di scudetto ora deve fare i conti con tutte le sue fragilità, che l’euforia della rincorsa alla Juventus era riuscita a relegare in secondo piano. Tuttavia, dopo il pareggio interno col Torino, la vittoria del campionato è stata di fatto consegnata nelle mani dei bianconeri, a cui basta soltanto un punto nelle prossime due giornate per formalizzare il settimo titolo consecutivo. Smaltita la delusione per non aver avuto quel lieto fine tanto agognato, il club deve guardare alla prossima stagione e per farlo deve gettare delle linee guida ben precise. A partire dall’allenatore: capire, insomma, se Maurizio Sarri sarà ancora il demiurgo del Napoli. L’allenatore ha più volte dimostrato il proprio affetto nei confronti dei napoletani, che a margine della gara col Torino hanno manifestato tutto il loro affetto con cori e striscioni.

Sarri, le condizioni per restare 

Volendo giocare con le percentuali, al momento la permanenza sembra l’ipotesi più probabile, con il 55%. I motivi sono diversi: a partire, come detto, da un fattore ambientale che ha creato una specie di simbiosi tra l’allenatore e i tifosi, che lo acclamano ad ogni partita e che hanno sempre preso le sue parti. Poi, c’è un aspetto economico da considerare: sul contratto di Sarri, infatti, è presente una clausola rescissoria valida fino al 31 maggio con cui l’allenatore si può liberare dietro il pagamento di 8 milioni di euro, con la possibilità a favore di De Laurentiis di rescindere unilateralmente pagando una penale da 500 mila euro. Infine, c’è una questione di carattere tecnico. Sarri ha fatto chiaramente intendere dopo la partita col Torino che la società deve essere in grado di trattenere diversi giocatori importanti, per dare continuità ad un progetto finalizzato ad un ulteriore momento di crescita per la squadra. È chiaro che se ci fossero cessioni di livello e mancassero anche le garanzie di investimenti adeguati per non far calare il valore complessivo della rosa, l’allenatore non sarebbe più intenzionato a restare. Le pretendenti, pronte ad affidargli la panchina, non mancherebbero e avrebbero anche una forza economica maggiore rispetto a quella del Napoli. Chelsea e Monaco, infatti, hanno mostrato più volte il proprio interesse nei suoi confronti, proponendogli ingaggi invitanti e maggiori rispetto all’ultima proposta avanzata dal presidente. Dunque, al termine della stagione, quando mancheranno dieci giorni allo scadere del termine per esercitare la clausola, le parti si incontreranno per fare il punto della situazione e trovare un compromesso approvato da entrambi.

I possibili sostituti italiani…

Al momento, sono diversi i profili vagliati da De Laurentiis che comincia a guardarsi intorno per non trovarsi impreparato in caso di mancato accordo per la prosecuzione con Sarri. Qualora la scelta fosse quella di proseguire nel solco tracciato dall’allenatore toscano, Marco Giampaolo diventerebbe l’indiziato principale. Stesso schema di base (il 4-3-1-2, che Sarri provò anche nei primi tempi a Napoli), stessa attenzione maniacale alla fase difensiva, simili principi di gioco. Allenatore abituato a valorizzare i calciatori, con tanta gavetta alle spalle. Altrimenti, è tenuto in considerazione anche Simone Inzaghi, che avrebbe tra le proprie qualità una sapiente gestione della rosa, un aspetto che il presidente del Napoli avrebbe voluto anche nel suo allenatore, come ha manifestato nei giorni scorsi. Gli ottimi risultati ottenuti con la Lazio, inoltre, lo renderebbero affidabile.

…e quelli esteri

In alternativa, De Laurentiis non esclude un ritorno ad un allenatore straniero. L’unico della sua gestione è stato Rafa Benitez, e in tal senso torna d’attualità il nome di Unai Emery. Lo spagnolo fu cercato già prima di rivolgersi a Sarri. Ricevuto un rifiuto, la dirigenza azzurra virò quindi su altri profili. Stavolta, però, i presupposti sarebbero diversi: il Napoli lotta da anni al vertice e potrebbe essere un’esperienza interessante per Emery, reduce da due anni turbolenti al Paris Saint-Germain. Inoltre, il suo peso in campo internazionale potrebbe favorire l’arrivo di calciatori di livello. In secondo piano, c’è anche Paulo Fonseca che il Napoli ha incrociato in Champions League nel doppio confronto della fase a gironi con lo Shakhtar.