Calciomercato Inter, Spalletti: "Programmato futuro con Icardi, ma la sua permanenza non dipende da noi"

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Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter

L'allenatore nerazzurro fa luce sul futuro di Icardi: "Nella nostra testa l'anno prossimo sarà in campo con l'Inter e farà più gol che in questa stagione. Ma non dipende da noi: se arriva chi può pagarlo e lui vuole partire, allora non potremmo fare nulla"

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Inter, in primo piano c’è il futuro di Mauro Icardi. L’attaccante argentino è pronto a restare a Milano anche per la prossima stagione, ma le possibili offensive delle big europee preoccupano l’ambiente nerazzurro. A spiegare la situazione è stato ancora una volta Luciano Spalletti, che da un evento a Perugia ha ammesso: “Sono un allenatore che tutte le sere ha un confronto con il direttore sportivo Piero Ausilio che mi racconta le cose come sono andate, ci sono delle cose che si fanno e che non dipendono da noi - ha riportato la Gazzetta dello Sport - Quando ci siamo lasciati abbiamo organizzato quello che fosse il probabile futuro nel quale c’è Mauro con la maglia numero 9. Nella prossima stagione farà molti più gol di quest’anno, per cui trovare un altro che faccia quello che ha fatto lui più molti altri non sarebbe facile. Ma se uno viene, ti paga ciò che deve pagare e il giocatore vuole andare, poi diventa superfluo quello che è il tuo pensiero”.

"Scudetto? C'è ancora distanza dalle big"

Spalletti è anche ritornato sulla pazza vittoria dell’Olimpico dell’ultima giornata di Serie A: “I ragazzi mi hanno fatto vedere una maturità che mi ha sorpreso. Sono stato bene con loro, ho ricevuto molto da loro imparando molte cose. Ho portato avanti un’idea e loro mi hanno seguito, mi hanno risposto in modo positivo anche in quel periodo lungo e difficile che è stato complicato. Sono stati fermi, senza retrocedere di un centimetro”. Sullo Scudetto, poi: “È uno slancio che la stampa si prende dal trampolino, fate questa corsa verticale ma bisogna essere pratici. Abbiamo ancora diversi punti di distanza da quelle squadre che sono in cima, Juventus e Napoli. Per meriti nostri abbiamo accorciato un po’ nei confronti della Roma, ma quelle due sono squadre fortissime. E lo hanno dimostrato anche in Champions: quando si giocano le partite in Europa fino a un certo punto ci vai con la mentalità, da un certo punto in poi ci vogliono i calciatori forti. E la Roma ha fatto vedere di avere una squadra e un allenatore forte”, ha concluso.