Le strategie dell'Inter: il sogno Modric e le variazioni di Spalletti

Calciomercato

Luca Marchetti

combo_spalletti

Dalla scelta di non chiudere Vidal in tempi stretti all'eventuale opportunità Modric, ma non solo: le mosse dell'Inter

COSA MANCA ALLE BIG DI SERIE A? RISPONDE STEFANO DE GRANDIS

Molti, se non tutti, i tifosi con la chiusura della trattativa Vidal Barcellona hanno cominciato a ragionare. Gli ottimisti hanno subito detto: che ci importa del Barcellona e Vidal, prendiamo Modric. I pessimisti hanno invece subito storto il naso: ecco ora non arriva nessuno.

I dirigenti dell'Inter non possono permettersi di essere né ottimisti, né pessimisti. Devono essere realisti e fare delle scelte. Finora il mercato dell'Inter è stato chirurgico: tanti arrivi di primo piano in quelle zone di campo dove Spalletti aveva bisogno. È sempre brutto parlare di prime o seconde scelte, ma l'Inter ci sentiamo di dire che i suoi obiettivi li ha portati a casa. Quindi Vidal è il primo passo falso? La nostra sensazione è che non sia così. È vero l'Inter sul giocatore c'era eccome, lo aveva bloccato. Ma mai chiuso. Aveva scelto di non approfondire perché aveva fra le mani altri giocatori e altre considerazioni. Quindi la strategia, evidentemente, era su più livelli. Da una parte Vidal, dall'altra almeno altre due o tre soluzioni, diverse fra loro, completamente. Forse neanche paragonabili.

La prima soluzione, è evidente, è quella di Modric. Il fuoriclasse croato ha detto all'Inter che vorrebbe cambiare aria. Ora lo dirà a Florentino Perez, quando rientrerà dalle sue vacanze. Dalla reazione (già piuttosto fumantina) del presidente del Real, si capirà quali saranno le reali prospettive dell'Inter. Per il momento non può che aspettare questo incontro. E fidarsi degli agenti che gli hanno fatto capire che veramente Modric vorrebbe cambiare aria. Ma non si può basare una strategia di calciomercato solo su una promessa. Su un'opportunità si, da poter cogliere sì, ma non può dipendere tutto da questo. Ecco perché bisognerà fare attenzione alle novità tattiche di Spalletti. Partiamo da un presupposto: come ha spiegato molto bene il "professor" De Grandis in onda ieri sera a Sky (se non lo avete visto andatevelo a vedere, è qui sul sito!) all'Inter comunque un regista manca, indipendentemente dal sistema di gioco. Per migliorare proprio tutta la squadra. A questo aggiungiamoci che i nerazzurri possono cambiare modo di giocare, anche a partita in corso. E la duttilità tattica di Asamoah potrebbe spingere l’Inter verso una terza considerazione: tamponare lo "spostamento" di Asamoah con l’arrivo di un terzino sinistro (Darmian?) e concentrarsi magari in attacco per consentire a Spalletti di poter giocare anche con due punte vicine.

Ecco quindi che la scelta di non chiudere Vidal in tempi stretti ha delle basi ancora più solide. Poter cogliere l'eventuale opportunità Modric, cercare la terza via e anche non necessariamente a centrocampo.