Tour, solo sbadigli. Vince Paulinho e Schleck resta giallo

Ciclismo
L'appassionante esito della volata fra Sergio Paulinho - il vincitore della tappa, a destra nella foto - e Vasil Kiryienka (foto Ap)
Sergio Paulinho of Portugal, right, pushes his wheel across the finish line  to win the 10th stage of the Tour de France cycling race over 179 kilometers (111.2 miles) with start in Chambery and finish in Gap, France, Wednesday, July 14, 2010, ahead of Vasil Kyryienka of Belarus, left. (AP Photo/Peter Dejong)

Noiosissima la decima tappa, da Chambery a Gap (179 km di montagna): sarà stata l'atmosfera del giorno della presa della Bastiglia, la festa nazionale di Francia. Basso: il Tour è ormai un affare tra Schleck e Contador. GUARDA LE FOTO

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IL TOUR DE FRANCE TAPPA PER TAPPA

Sarà stata l'aria di festa: il 14 luglio, presa della Bastiglia, in Francia è come il 2 giugno in Italia o il 4 luglio negli Usa. Fatto sta che la decima tappa corsa nel giorno solenne della festa nazionale di Francia, da Chambery a Gap (179 km di montagna), ha riservato soltanto una calura torrida e sbadigli a non finire. Un sestetto in testa (Sergio Paulinho, Maxime Bouet, Mario Aerts, Dries Devenyns, Pierre Rolland, Vasil Kiryienka: chi lo conosce alzi la mano) e i principali inseguitori a una distanza che ha sempre oscillato, pigramente, tra gli 11 e 12 minuti.

Stando alla tabella di marcia, l'andatura è stata insomma quella del minimo sindacale. Per non andare fuori tempo massimo. Tutta qua la cronaca di giornata, fino al tentativo di fuga solitaria in contropiede del belga Aerts a -15 km dall'arrivo, e al rintuzzare la sua azione da parte di Devenyns. A sua volta ripreso e superato dai compagni di gita fuoriporta, Kiryienka e Paulinho.Traguardo, alla fine della fiera e dopo il discesone finale tra i prati, tagliato per primo da Paulinho allo sprint su Kiryienka. I due hanno preceduto di 1'27" gli ex compagni di avventura, nell'ordine il belga Dries Devenyns (Quick Step), il francese Pierre Rolland (Bouygues Telecom) e l'altro belga Mario Aerts (Omega Pharma-Lotto). Il gruppo è arrivato a 14'19" dal vincitore. Volata vinta dal britannico Mark Cavendish (Htc-Columbia) davanti ad Alessandro Petacchi (Lampre). Andy Schleck serenamente in maglia gialla un giorno in più, con lo spagnolo Alberto Contador (Astana) secondo a 41" e lo spagnolo Samuel Sanchez (Euskaltel) terzo a 2'45".

Più interessanti, allora, i giudizi espressi da un big prima della partenza a Chambery. "La vittoria sembra ormai un gioco a due. Contador e Schleck hanno dimostrato la  loro superiorità e per tutti gli avversari è stato impossibile tenere la loro ruota". La nona tappa del Tour de France, secondo Ivan Basso, ha insomma emesso un verdetto chiaro. Andy Schleck, nuova maglia gialla, e il defending champion spagnolo Alberto Contador hanno mostrato di  essere superiori alla concorrenza nella terza tappa alpina della Grande Boucle. "I distacchi non sono esagerati e il terreno per recuperare c'è", dice Basso, decimo  in classifica generale a 5'09" dalla vetta. "La vittoria sembra un gioco a due ma, per me, non c'è solo quella. Come dico fin dall'inizio, tutto ciò che potrò raccogliere da questo Tour sarà ben accetto. Le mie ambizioni per un risultato importante non sono cambiate e sono più che  motivato a lottare fino alla fine", ha aggiunto il varesino della  Liquigas.