Doping, Petacchi si avvale della facoltà di non rispondere
CiclismoNell'interrogatorio nella sede dei Nas a Firenze lo spezzino non ha proferito parola. L'avvocato: lui voleva parlare, ma ho scelto io la strategia. Alejet è indagato per uso di sostanze e pratiche vietate nella inchiesta sul doping della procura di Padova
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Alessandro Petacchi in occasione dell'interrogatorio, stamani a Firenze nella sede dei carabinieri del Nas, per la nuova inchiesta della procura di Padova sul doping che lo vede indagato per uso di sostanze e pratiche vietate. L'interrogatorio del ciclista spezzino, campione della Lampre, era stato fissato per stamani alle 10. Accompagnato dal suo avvocato Virginio Angelini, Petacchi è rimasto per breve tempo nella sede del Nas di Firenze che conduce l'inchiesta insieme alla Guardia di finanza di Padova e al Nas di Brescia.
"Abbiamo fatto una riunione ieri: lui voleva parlare, ma ho scelto io la strategia che prevedeva di avvalersi della facoltà di non rispondere". Lo ha detto Virginio Angelini, legale di Alessandro Petacchi, spiegando che si tratta solo di "una strategia processuale", dettata dalla genericità delle accuse mosse al suo assistito. "Un avvocato - ha spiegato - ha il dovere di scegliere per il suo cliente la strategia migliore, questo non è un nascondersi da parte sua". L'avvocato ha concluso esprimendo l'auspicio "che l'indagine finisca presto", per avere un quadro più chiaro.
La Procura Antidoping del Coni ha poi convocato Alessandro Petacchi. Lo sprinter del team Lampre, che stamani si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte ai Nas di Firenze, sarà ascoltato martedì alle 12 in merito alla sua posizione nell'inchiesta penale sul doping condotta dalla Procura della Repubblica di Padova. Lo fa sapere una nota del Coni.
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Alessandro Petacchi in occasione dell'interrogatorio, stamani a Firenze nella sede dei carabinieri del Nas, per la nuova inchiesta della procura di Padova sul doping che lo vede indagato per uso di sostanze e pratiche vietate. L'interrogatorio del ciclista spezzino, campione della Lampre, era stato fissato per stamani alle 10. Accompagnato dal suo avvocato Virginio Angelini, Petacchi è rimasto per breve tempo nella sede del Nas di Firenze che conduce l'inchiesta insieme alla Guardia di finanza di Padova e al Nas di Brescia.
"Abbiamo fatto una riunione ieri: lui voleva parlare, ma ho scelto io la strategia che prevedeva di avvalersi della facoltà di non rispondere". Lo ha detto Virginio Angelini, legale di Alessandro Petacchi, spiegando che si tratta solo di "una strategia processuale", dettata dalla genericità delle accuse mosse al suo assistito. "Un avvocato - ha spiegato - ha il dovere di scegliere per il suo cliente la strategia migliore, questo non è un nascondersi da parte sua". L'avvocato ha concluso esprimendo l'auspicio "che l'indagine finisca presto", per avere un quadro più chiaro.
La Procura Antidoping del Coni ha poi convocato Alessandro Petacchi. Lo sprinter del team Lampre, che stamani si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte ai Nas di Firenze, sarà ascoltato martedì alle 12 in merito alla sua posizione nell'inchiesta penale sul doping condotta dalla Procura della Repubblica di Padova. Lo fa sapere una nota del Coni.