Mondiali, azzurri in Australia: che percorso, sarà durissima
CiclismoDopo il primo allenamento sulle strade di Melbourne dove la rassegna prenderà il via il 29 settembre, unanimi i pareri degli uomini del ct Bettini, delle azzurre della cronometro e degli Under 23: il circuito è esigente e caratterizzato dal vento
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Dopo aver raggiunto Geelong (Melbourne, Australia), sede dell'albergo delle Nazionali nella notte del 23 settembre, gli azzurri ieri hanno effettuato il primo allenamento lungo le strade australiane che dal 29 settembre al 3 ottobre saranno teatro della rassegna iridata. Le azzurre della cronometro Tatiana Guderzo, campionessa mondiale in carica della prova in linea, e Noemi Cantele, argento nella prova contro il tempo ai mondiali di Mendrisio, hanno effettuato un sopralluogo del circuito (22.8 km).
Nel primo allenamento una "macchia azzurra" ha invaso il circuito iridato: la Nazionale Under 23 e la Nazionale Professionisti insieme per visionare il percorso della prova in linea. In bici e in testa al gruppo il ct Paolo Bettini: "Avevamo tutti una gran voglia di pedalare sul percorso. L'impressione avuta durante il sopralluogo di luglio è stata confermata: il circuito è esigente, caratterizzato dalla presenza del vento. Come primo allenamento sono soddisfatto in particolare per la grande sintonia in squadra e domani (cioè oggi, ndr) siamo pronti per un allenamento più lungo", dice il ct Bettini che insieme alla Nazionale ha effettuato 70 km di allenamento raggiungendo anche la penisola di Bellarine su di un terreno che non presenta grandi strappi.
Dello stesso tenore il commento a caldo del vincitore della Vuelta, Vincenzo Nibali, dopo aver pedalato sul circuito: "E' un percorso non semplice. I due strappi possono fare la differenza, è senza dubbio duro e impegnativo". Filippo Pozzato, che nel mese di luglio aveva visionato il circuito insieme al ct Bettini, dice: "Questo primo allenamento è stato una riconferma delle sensazioni avute a luglio: è un percorso che non perdona. Sarà necessario viverlo giro dopo giro in gara per poterlo affrontare nel migliore dei modi".
L'azzurra Noemi Cantele, del percorso a cronometro, dal canto suo afferma: "E' un circuito duro e anomalo. Nervoso in molti tratti e caratterizzato da strade molto larghe rispetto a ciò cui siamo abituati. Non è certo da specialisti e sarà necessario interpretare al meglio le salite che lo caratterizzato". Con le azzurre, anche i cronomen Under 23 Matteo Mammini e Gianluca Leonardi, che hanno poi prolungato il loro allenamento di altre due ore e trenta lungo le strade australiane.
Sensazioni e commenti hanno accompagnato il ritorno in albergo della nazionale Under 23. Sonny Colbrelli, una punta della nazionale, dopo aver visionato il percorso, d'accordo con i compagni di squadra Moreno Moser e Massimo Graziato, afferma che: "E' decisamente impegnativo, soprattutto bisogna fare i conti con i due strappi e l'arrivo che sembra facile in realtà inganna. Sarà necessario avere un buon fondo e correre nelle posizioni di testa per essere presenti nelle azioni. Penso ad un arrivo ristretto".
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Dopo aver raggiunto Geelong (Melbourne, Australia), sede dell'albergo delle Nazionali nella notte del 23 settembre, gli azzurri ieri hanno effettuato il primo allenamento lungo le strade australiane che dal 29 settembre al 3 ottobre saranno teatro della rassegna iridata. Le azzurre della cronometro Tatiana Guderzo, campionessa mondiale in carica della prova in linea, e Noemi Cantele, argento nella prova contro il tempo ai mondiali di Mendrisio, hanno effettuato un sopralluogo del circuito (22.8 km).
Nel primo allenamento una "macchia azzurra" ha invaso il circuito iridato: la Nazionale Under 23 e la Nazionale Professionisti insieme per visionare il percorso della prova in linea. In bici e in testa al gruppo il ct Paolo Bettini: "Avevamo tutti una gran voglia di pedalare sul percorso. L'impressione avuta durante il sopralluogo di luglio è stata confermata: il circuito è esigente, caratterizzato dalla presenza del vento. Come primo allenamento sono soddisfatto in particolare per la grande sintonia in squadra e domani (cioè oggi, ndr) siamo pronti per un allenamento più lungo", dice il ct Bettini che insieme alla Nazionale ha effettuato 70 km di allenamento raggiungendo anche la penisola di Bellarine su di un terreno che non presenta grandi strappi.
Dello stesso tenore il commento a caldo del vincitore della Vuelta, Vincenzo Nibali, dopo aver pedalato sul circuito: "E' un percorso non semplice. I due strappi possono fare la differenza, è senza dubbio duro e impegnativo". Filippo Pozzato, che nel mese di luglio aveva visionato il circuito insieme al ct Bettini, dice: "Questo primo allenamento è stato una riconferma delle sensazioni avute a luglio: è un percorso che non perdona. Sarà necessario viverlo giro dopo giro in gara per poterlo affrontare nel migliore dei modi".
L'azzurra Noemi Cantele, del percorso a cronometro, dal canto suo afferma: "E' un circuito duro e anomalo. Nervoso in molti tratti e caratterizzato da strade molto larghe rispetto a ciò cui siamo abituati. Non è certo da specialisti e sarà necessario interpretare al meglio le salite che lo caratterizzato". Con le azzurre, anche i cronomen Under 23 Matteo Mammini e Gianluca Leonardi, che hanno poi prolungato il loro allenamento di altre due ore e trenta lungo le strade australiane.
Sensazioni e commenti hanno accompagnato il ritorno in albergo della nazionale Under 23. Sonny Colbrelli, una punta della nazionale, dopo aver visionato il percorso, d'accordo con i compagni di squadra Moreno Moser e Massimo Graziato, afferma che: "E' decisamente impegnativo, soprattutto bisogna fare i conti con i due strappi e l'arrivo che sembra facile in realtà inganna. Sarà necessario avere un buon fondo e correre nelle posizioni di testa per essere presenti nelle azioni. Penso ad un arrivo ristretto".