Mondiali: ecco il percorso di Melbourne nel dettaglio

Ciclismo
La piantina del circuito cittadino di Geelong, con segnate con il numero 1 e 2 le salite che faranno la differenza (foto http://www.melbourne2010.com.au/)
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Un'analisi del percorso della prova in linea. Da Melbourne a Geelong. 262 kilometri e 11 giri in circuito, passando tra autostrade, campagna e zone residenziali. Salite dure, lunghi tratti in pianura e discese veloci. Un percorso complesso per i migliori

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di Maghdi Abo Abia

Il 3 ottobre verrà assegnato il titolo mondiale di ciclismo maschile ai mondiali di Melbourne, Australia. Atleti, tecnici e addetti ai lavori stanno studiando il percorso, definito da tutti "ostico", "nervoso", "particolare". Ma quali sono le difficoltà di questo tracciato lungo 262 kilometri? Proviamo a percorrerlo per capire bene di che si tratta.

Il gruppo partirà da Federation Square, il cuore fisico e culturale di Melbourne. Una volta partiti, i corridori usciranno dalla città superando dopo pochi metri il primo strappetto del percorso, il ponte di Westgate, dove potrebbe verificarsi l'azione di disturbo di atleti di secondo piano, per tentare di sparigliare le carte. Passato il ponte, gli atleti si butteranno in autostrada, percorrendo 25 kilometri fino ad arrivare a Werribbe. Da qui in poi le squadre dovranno fare i conti con gli spazi sterminati della campagna australiana e con il vento forte che caratterizza quelle zone e che potrebbe spezzare il gruppo. La strada continua nervosamente con brevi saliscendi fino ad arrivare, passati 60 kilometri, al parco nazionale You Yang, che in aborigeno significa: "Grande montagna nel mezzo di una pianura". Si affronteranno una serie di salite non difficili, ma che potrebbero iniziare a fare una piccola, vera, selezione. Si prosegue così senza grosse difficoltà fino al kilometro 84, ovvero fino all'ingresso a Geelong, dove si partirà con gli 11 giri del circuito cittadino.

Dopo aver passato un tratto in riva all'oceano, i corridori affronteranno Moorabool Street, dove è piazzato il traguardo. Si tratta di una strada in leggera salita e caratterizzata verso la parte finale da uno strappetto non molto impegnativo. In fondo si gira a destra in una curva stretta verso Barrabool Road, un tratto pianeggiante importante per tenere i ritmi del gruppo elevati. Si arriva quindi a Barwon Boulevard e Challambra Crescent, la zona residenziale di Geelong, il punto più difficile del circuito.

Si tratta di una salita con pendenza media dell'8 per cento, con un picco del 13, e lunga un kilometro. Tecnicamente i velocisti possono passarla senza grossi problemi. Ma visto che deve essere fatta per 11 volte, alla lunga potrebbe creare dei guai. A fine salita si affronta Scenic Road, una strada in discesa dalla carreggiata molto larga, lunga 2 kilometri e mezzo. Gli specialisti della discesa dovrebbero viaggiare sui 90 kilometri orari. Finita la discesa c'è un altro tratto decisivo, tra Queens Park Road e Aphrasia Street. E' una salita corta ma secca e ripida, che potrebbe tagliare le gambe a coloro che non hanno recuperato dalla scalata di Challambra Crescent o che han dato troppo in discesa per non staccarsi dai migliori. Finita la discesa si ritorna sul lungomare per poi dirigersi verso Moorabool street e dare il via a un nuovo giro. Nell'ultima tornata potrebbe essere il punto decisivo qualora fossero sopravvissuti i velocisti. Fatto comunque improbabile, visto la tipologia del circuito e i due strappi "nocivi" per le ambizioni degli uomini - Jet. Inoltre, l'arrivo in leggera salita a Moorabool Street mal si adatta ai velocisti puri, ma è più da atleti potenti e veloci.

Si tratta di un percorso difficile, poco indicato per i velocisti. I primi 80 kilometri di "trasferimento" da Melbourne a Geelong non dovrebbero rappresentare una grande difficoltà, a parte il vento forte nelle campagne australiane. La selezione vera ci sarà nel circuito. Un circuito non adatto nè ai velocisti nè agli scalatori puri. I favoriti veri sono i passisti. I polivalenti veloci sul dritto, concreti in discesa e resistenti in salita. Anche se, trattandosi pur sempre di un Mondiale, potrebbe non mancare la sorpresa.