Il Tribunale Antidoping assolve Franco Pellizotti

Ciclismo
Franco Pellizotti era stato squalificato lo scorso maggio, prima della partenza del giro d'Italia
20090521 - RIOMAGGIORE - LA SPEZIA - SPO - GIRO: 12/A TAPPA; MENCHOV VINCE LA CRONOMETRO. Franco Pellizzotti del team Liquigas, nella foto di oggi 21 maggio, quinto classificato nella 12^  tappa del Giro d'Italia Centoanni di ciclismo, la cronometro individuale di 60,6 km, Sestri Levante-Riomaggiore.
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI/BT

La procura guidata da Torri aveva chiesto due anni di squalifica per "anomalie nel passaporto biologico". Il Tna ha pronunciato la sentenza di assoluzione. Soddisfatto il ciclista: "Chiederemo i danni all'Uci, stavo per firmare dei contratti". IL VIDEO

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Dopo tre ore di udienza Franco Pellizotti è stato assolto dal Tribunale Nazionale Antidoping. La procura guidata da Ettore Torri aveva chiesto due anni di squalifica per "anomalie nel passaporto biologico". Il corridore, presente all'udienza, era accompagnato dagli avvocati Rocco Taninelli e Cristina Lancellotti.

Visibilmente soddisfatto e sorridente Franco Pellizotti all'uscita dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo la sentenza di assoluzione. "Sono soddisfatto e non potrebbe essere diversamente - ha detto il ciclista - la questione è stata affrontata molto bene anche se mi hanno fatto passare momenti molto brutti. Ora faremo una procedura civile per chiedere i danni all'Uci, visto che avevo contratti pronti per essere firmati". "Ho passato dei momenti brutti negli ultimi mesi. È chiaro che ho buttato via una stagione, con conseguenze molto gravi a livello di contratti, che sono ovviamente saltati, oltre al fatto che sono stato costretto a saltare il Giro d'Italia. Ma non ho mai smesso di allenarmi e da domani vedremo il da farsi".

"Non ho voluto cercare più di tanto delle opportunità - ha aggiunto - perché il mio caso era troppo delicato ed io non volevo illudermi. Per questo motivo, ho preferito aspettare la sentenza". Adesso è certo che l'Uci farà ricorso al Tas, come conferma il legale del corridore, Rocco Taminelli, che sull'assoluzione del suo assistito, ha commentato: "Non c'erano elementi sufficienti per provare la manipolazione. Non è un'assoluzione per insufficienza di prove, ma bensì per errata valutazione da parte dell'Uci, visto che non c'erano fondamenti scientifici". Sul passaporto biologico, il legale ha poi aggiunto: "Così com'è adesso, il passaporto biologico non è affidabile".

Poi l'attacco al procuratore antidoping: "Le parole del procuratore Ettore Torri hanno offeso me, e tutti i miei colleghi. Bisognerebbe usare molta attenzione quando si dicono certe cose".

L'atto di assoluzione - Questo il dispositivo del Tna sull'assoluzione del corridore: "Il Tna, nel procedimento disciplinare a carico dell'atleta Franco Pellizotti, visto l'articolo 3.1 del codice Wada, ritenuto che non sia stata raggiunta una probabilità sufficientemente elevata di colpevolezza dell'incolpato, assolve Franco Pellizotti dall'addebito ascrittogli. Dichiara interamente compensate tra le parti le spese di assistenza legale. Rimette la parte richiedente in separata sede per la valutazione dell'eventuale risarcimento del danno. Condanna la parte soccombente Uci alla rifusione dei costi del procedimento quantificati in euro 5.000 di cui euro 3.600 a titolo di compenso a favore del perito d'ufficio. Dispone che la presente decisione sia comunicata all'atleta, all'Upa, alla Wada, all'Uci, alla Fci e alla società di appartenenza all'epoca dei fatti. Riserva per il deposito della motivazione il termine di 30 giorni".

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