Armstrong: "Il doping nel ciclismo? Maggiore in altri sport"
CiclismoIl sette volte vincitore del Tour de France ha anche annunciato che donerà 50mila dollari a favore delle vittime delle disastrose inondazioni che hanno colpito in questi giorni il Queensland, a nord dell'Australia
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Lance Armstrong è convinto che il ciclismo non sia lo sport leader nelle statistiche del doping. Lo statunitense si trova ad Adelaide, dove sabato comincia il Tour Down Under. "Se anche in altri sport avvenissero con la stessa intensità i controlli che ci sono nel ciclismo, avremmo gli stessi risultati di positività o anche maggiori".
Le autorità degli Stati Uniti, sotto la guida dell'investigatore Jeff Novitzky, indagano attualmente su Armstrong per frode ed evasione fiscale a causa delle numerose accuse di doping, nonostante non sia stato mai trovato positivo in un controllo. Il campione americano non capisce i sospetti per le sue vittorie da Parigi 1999 al 2005, anzi le spiega come frutto di "un'interpretazione completamente differente" del suo sport. "Rivoluzioniamo il modo di allenare, la maniera di costruire l'anima di una squadra, di competere e di vendere lo sport", ha detto il texano, che affronta la sua ultima stagione in attività "Vado via e so che ho dato tutto. Nessuno mi deve dare un trofeo per questo".
Il sette volte vincitore del Tour de France ha annunciato oggi che donerà 50mila dollari a favore delle vittime delle disastrose inondazioni che hanno colpito in questi giorni il Queensland, a nord dell'Australia. Armstrong ha inoltre rivolto un appello via Twitter ai suoi fans, invitandoli a partecipare sabato alla 'Twitter Ride' (attesi circa 5mila corridori) e a fare donazioni per le vittime del Queensland. Il Tour Down Under, prima gara della nuova stagione del ciclismo internazionale, sarà per lui l'ultima corsa fuori dagli Usa prima del ritiro. "Mi sento bene, ma non posso ignorare la mia età. Tre anni fa pensai di poter fare finta di niente ma non è così".
Il texano non si aspetta di chiudere con una vittoria ad Adelaide: "Gli sprinter e i loro team hanno dominato le ultime due edizioni di questa corsa. Per quanto ci riguarda la novità più importante è l'arrivo di Robbie McEwen. Se torniamo indietro nel tempo, agli anni dell'Us Postal e della Discovery Channel, non abbiamo mai avuto con noi un 'top sprinter'. E' un onore poter contare su Robbie e speriamo di poterlo aiutare a dovere".
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Lance Armstrong è convinto che il ciclismo non sia lo sport leader nelle statistiche del doping. Lo statunitense si trova ad Adelaide, dove sabato comincia il Tour Down Under. "Se anche in altri sport avvenissero con la stessa intensità i controlli che ci sono nel ciclismo, avremmo gli stessi risultati di positività o anche maggiori".
Le autorità degli Stati Uniti, sotto la guida dell'investigatore Jeff Novitzky, indagano attualmente su Armstrong per frode ed evasione fiscale a causa delle numerose accuse di doping, nonostante non sia stato mai trovato positivo in un controllo. Il campione americano non capisce i sospetti per le sue vittorie da Parigi 1999 al 2005, anzi le spiega come frutto di "un'interpretazione completamente differente" del suo sport. "Rivoluzioniamo il modo di allenare, la maniera di costruire l'anima di una squadra, di competere e di vendere lo sport", ha detto il texano, che affronta la sua ultima stagione in attività "Vado via e so che ho dato tutto. Nessuno mi deve dare un trofeo per questo".
Il sette volte vincitore del Tour de France ha annunciato oggi che donerà 50mila dollari a favore delle vittime delle disastrose inondazioni che hanno colpito in questi giorni il Queensland, a nord dell'Australia. Armstrong ha inoltre rivolto un appello via Twitter ai suoi fans, invitandoli a partecipare sabato alla 'Twitter Ride' (attesi circa 5mila corridori) e a fare donazioni per le vittime del Queensland. Il Tour Down Under, prima gara della nuova stagione del ciclismo internazionale, sarà per lui l'ultima corsa fuori dagli Usa prima del ritiro. "Mi sento bene, ma non posso ignorare la mia età. Tre anni fa pensai di poter fare finta di niente ma non è così".
Il texano non si aspetta di chiudere con una vittoria ad Adelaide: "Gli sprinter e i loro team hanno dominato le ultime due edizioni di questa corsa. Per quanto ci riguarda la novità più importante è l'arrivo di Robbie McEwen. Se torniamo indietro nel tempo, agli anni dell'Us Postal e della Discovery Channel, non abbiamo mai avuto con noi un 'top sprinter'. E' un onore poter contare su Robbie e speriamo di poterlo aiutare a dovere".