Armstrong sbotta con un cronista: amico, sei stupido?
CiclismoIl campione perde la calma e risponde così a un giornalista che, prima della seconda tappa del Tour Down Under in Australia, gli chiede un commento sull'inchiesta condotta da due giornalisti di Sports Illustrated sul suo conto. GUARDA LE FOTO
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"Amico, sei stupido?". Lance Armstrong perde la calma e risponde così a un giornalista che, prima della seconda tappa del Tour Down Under (l'ultima corsa in carriera fuori dagli Usa del 39enne texano) gli chiede un commento sull'inchiesta condotta da due giornalisti di Sports Illustrated sul suo conto.
Le rivelazioni contenute nel lavoro dei due reporter Usa prendono spunto dall'indagine per frode della polizia federale di Los Angeles guidata da Jeff Novitzky, che mira a dimostrare che ci fu doping di squadra nell'Us Postal, la squadra di Armstrong, dal 1999 al 2004.
Le ultime rivelazioni di Sports Illustrated sono il frutto di interviste a fonti e documenti raccolti in Europa, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Incalzato dai giornalisti prima della seconda tappa della corsa australiana, Armstrong si rifiuta più volte di commentare le voci: "Non ho niente da dire", la prima risposta. "Come ho già detto, non ho niente da dire", ripete. E a chi domanda se abbia almeno letto l'articolo pubblicato on line dalla rivista americana, Armstrong risponde mostrando indifferenza: "L'ho sfogliato... non c'è nulla".
Davanti alla reticenza di Armstrong, le domande dei cronisti si spostano su altri argomenti legati alla corsa. Ma quando uno di loro torna sulla questione, il texano sbotta: "Amico, sei stupido?", dice fra lo stupore generale. "Quali delle cose che non sto commentando non ti sono chiare?", aggiunge minacciando poi di abbandonare la conferenza. Il sette volte vincitore del Tour de France si intrattiene poi con un numero ristretto di giornalisti e, più sereno, assicura loro che "non ho nulla di cui preoccuparmi a qualsiasi livello".
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"Amico, sei stupido?". Lance Armstrong perde la calma e risponde così a un giornalista che, prima della seconda tappa del Tour Down Under (l'ultima corsa in carriera fuori dagli Usa del 39enne texano) gli chiede un commento sull'inchiesta condotta da due giornalisti di Sports Illustrated sul suo conto.
Le rivelazioni contenute nel lavoro dei due reporter Usa prendono spunto dall'indagine per frode della polizia federale di Los Angeles guidata da Jeff Novitzky, che mira a dimostrare che ci fu doping di squadra nell'Us Postal, la squadra di Armstrong, dal 1999 al 2004.
Le ultime rivelazioni di Sports Illustrated sono il frutto di interviste a fonti e documenti raccolti in Europa, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Incalzato dai giornalisti prima della seconda tappa della corsa australiana, Armstrong si rifiuta più volte di commentare le voci: "Non ho niente da dire", la prima risposta. "Come ho già detto, non ho niente da dire", ripete. E a chi domanda se abbia almeno letto l'articolo pubblicato on line dalla rivista americana, Armstrong risponde mostrando indifferenza: "L'ho sfogliato... non c'è nulla".
Davanti alla reticenza di Armstrong, le domande dei cronisti si spostano su altri argomenti legati alla corsa. Ma quando uno di loro torna sulla questione, il texano sbotta: "Amico, sei stupido?", dice fra lo stupore generale. "Quali delle cose che non sto commentando non ti sono chiare?", aggiunge minacciando poi di abbandonare la conferenza. Il sette volte vincitore del Tour de France si intrattiene poi con un numero ristretto di giornalisti e, più sereno, assicura loro che "non ho nulla di cui preoccuparmi a qualsiasi livello".