Ciclismo, un anno fa moriva in un rally Franco Ballerini
CiclismoIl 45enne ct della Nazionale aveva partecipato al fianco del pilota Ciardi come navigatore. L'auto si è schiantata contro un muro all'uscita di una curva nel Pistoiese. Ha condotto gli azzurri alla vittoria di 4 mondiali e un oro olimpico. LE FOTO
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Moriva un anno fa il ct della Nazionale di ciclismo Franco Ballerini, in seguito a un incidente in un rally a Larciano (nel Pistoiese) cui aveva partecipato al fianco del pilota Ciardi come navigatore. L'auto della coppia, una Renault Clio R3, si è schiantata contro il muro di una villa all'uscita di una curva, in un tratto di strada collinare. Trasportati entrambi all'ospedale di Pistoia, per il 45enne Ballerini non c'è stato nulla da fare, mentre Ciardi ha riportato la frattura del bacino.
Toscano di Casalguidi (dove oggi sarà ricordato), professionista dal 1986 al 2001, si "innamorò" della classica Parigi-Roubaix, alla quale partecipò per la prima volta nel 1989, cui di fatto dedicò la sua carriera riuscendo a vincerla per due volte, nel 1995 e nel 1998. La passione per questa grande classica del nord gli è valsa la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix.
Dall'agosto del 2001, pochi mesi dopo l'abbandono delle competizioni, guidò gli azzurri, che portò alla vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini (2002), a Salisburgo (2006) ed a Stoccarda (2007) con Paolo Bettini ed a Varese (2008) con Alessandro Ballan, e del titolo olimpico ad Atene con Paolo Bettini (2004).
Moriva un anno fa il ct della Nazionale di ciclismo Franco Ballerini, in seguito a un incidente in un rally a Larciano (nel Pistoiese) cui aveva partecipato al fianco del pilota Ciardi come navigatore. L'auto della coppia, una Renault Clio R3, si è schiantata contro il muro di una villa all'uscita di una curva, in un tratto di strada collinare. Trasportati entrambi all'ospedale di Pistoia, per il 45enne Ballerini non c'è stato nulla da fare, mentre Ciardi ha riportato la frattura del bacino.
Toscano di Casalguidi (dove oggi sarà ricordato), professionista dal 1986 al 2001, si "innamorò" della classica Parigi-Roubaix, alla quale partecipò per la prima volta nel 1989, cui di fatto dedicò la sua carriera riuscendo a vincerla per due volte, nel 1995 e nel 1998. La passione per questa grande classica del nord gli è valsa la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix.
Dall'agosto del 2001, pochi mesi dopo l'abbandono delle competizioni, guidò gli azzurri, che portò alla vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini (2002), a Salisburgo (2006) ed a Stoccarda (2007) con Paolo Bettini ed a Varese (2008) con Alessandro Ballan, e del titolo olimpico ad Atene con Paolo Bettini (2004).