Ballerini, finita l'autopsia. Ma la salma non è stata resa

Ciclismo
Franco Ballerini, ex ct della nazionale di ciclismo
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La Procura di Pistoia aveva disposto la riesumazione del corpo dell'ex ct del ciclismo azzurro, morto il 7 febbraio 2010 in un incidente all rally di Larciano, per ulteriori indagini. L'esame è durato otto ore, la salma resta ancora a disposizione

7 febbraio 2010, la tragica morte di BallerinI - IL VIDEO

Si è conclusa nel tardo pomeriggio - dopo circa otto ore - l'autopsia sul cadavere di Franco Ballerini effettuata al cimitero di Casalguidi (Pistoia). Però, secondo quanto appreso, la salma non è stata restituita alla famiglia e rimarrà ancora a disposizione della magistratura per eventuali, ulteriori accertamenti dei periti medico-legali. La salma dell'ex ct della Nazionale di ciclismo non è stata infatti tumulata di nuovo nella tomba e si trova nella stanza del cimitero adibita alle operazioni per l'autopsia.

La salma di Ballerini, l'ex ct della nazionale italiana di ciclismo, morto il 7 febbraio 2010 in un incidente al rally di Larciano (Pistoia), era stata riesumata nella mattinata di mercoledì al cimitero di Casalguidi. La riesumazione della salma era stata disposta dalla procura di Pistoia nell'ambito degli accertamenti dell'inchiesta aperta per risalire alle cause della morte.

"Franco Ballerini aveva allacciato correttamente sia le cinture di sicurezza, sia il collare Hans, il nuovo dispositivo che esordì in Italia proprio al rally di Larciano dell'anno scorso in cui avemmo l'incidente. Sono certo che Franco si era allacciato bene perché è un'operazione che nei rally facciamo con molta attenzione", aveva detto Alessandro Ciardi, il pilota della Renault Clio su cui il ct della nazionale di ciclismo era il navigatore nel Rally di Larciano (Pistoia) dove alla prima prova speciale ci fu l'incidente mortale. Ciardi è fra gli indagati.

Ballerini morì sul colpo nell'impatto della Clio da rally contro un muretto all'uscita di una curva; Ciardi rimase gravemente ferito al bacino ed agli arti ed ora è uno degli indagati dell'inchiesta aperta dalla procura di Pistoia sull'incidente. "Non so perché è stato deciso di fare la riesumazione della salma di Ballerini, comunque speriamo che aiuti a chiarire presto questa vicenda. Però posso dire che i sistemi di sicurezza a bordo dell'auto mi risultavano installati correttamente anche perché prima di ogni rally le vetture vengono controllate per ammetterle al via. C'è molta sensibilità in questo sport per i temi della sicurezza che viene molto studiata", ha aggiunto.

La procura di Pistoia ipotizza che qualcosa non abbia funzionato nei sistemi di sicurezza passiva della vettura, e anche per questo ha disposto una nuova autopsia sul cadavere, per verificare un anno dopo - alla luce dei risultati della perizia disposta dal sostituto Luigi Boccia - che tipo di fratture Ballerini subì a colonna vertebrale e collo nell'urto contro il muro. Ciardi ha impiegato diversi mesi per guarire dai traumi dell'incidente ma nel dicembre scorso ha potuto ricominciare a correre nei rally pilotando proprio la stessa Clio da rally rimasta incidentata a Larciano. Dopo che la vettura su cui morì Ballerini è stata dissequestrata dalla magistratura, la scuderia proprietaria l'ha riallestita completamente e la fa di nuovo correre nei rally.

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